domenica 3 settembre 2017

#49 un Anno, ultime esperienze

E siamo di nuovo qui, il 3 settembre, quando esattamente un anno fa il mio anno, la mia vita in un anno, è cominciata.


  • Gli ultimi giorni
Gli ultimi giorni sono intensi; si vorrebbe fare tutto ciò che distrattamente o pigramente non si ha mai fatto in tutto l'anno, si fantastica sui modi di dire addio a tutti, si piange in silenzio.
È un periodo segnato da forti e contrastanti emozioni; dall'euforia dell'agognato ritorno a casa, del sole, dell'Italia, alla disperazione nel lasciare una vita che ormai ci apparteneva, con la propria routine e le abitudini.
Cosa mi ha segnato profondamente è stato lasciare gli amici. Sono stati i migliori compagni di esperienza, e hanno contribuito a cambiarmi e rendermi più forte e sicura di me.
Non è decisamente facile fare capo a questi pensieri, ma il tempo passa comunque; bisogna muoversi e non rimpiangere nulla, vivere appieno gli ultimi attimi assieme

  • La partenza
Vi ricordate la famosa frase "ogni exchange student piange due volte"?
Rende molto bene l'idea di ciò che succede alla maggior parte di noi studenti ospitanti. 
Quando ti trovi all'aeroporto/stazione, a salutare la tua famiglia ospitante, ti coglie una strana sensazione, quasi di disagio. E quando li abbracci, sembra che tutto ciò che hai costruito vada in pezzi; e il pianto é assicurato. Nel momento più tranquillo, quando hai acquisito padronanza di te, della lingua e della cultura, devi lasciare tutto. A prima vista fa cadere a pezzi.
Ma noi exchange siamo duri, passeremo anche questa. Giusto portarsi qualche fazzoletto in tasca, in caso di necessità.

  • Il rientro a casa
Il rientro è spesso traumatico, sia col clima che con la famiglia. Tornare a casa, essere di nuovo tra i propri familiari e parlare la propria lingua non ci sembrerà vero, tanto che a volte ci si potrebbe sentire un ospite esterno.
Si ridimagrisce in fretta, anche se il cibo all'inizio sembrerà strano, quasi "insipido".
Si noteranno aspetti della famiglia a cui prima non si faceva caso, difetti a cui eravamo abituati e che ora ci sembrano insopportabili.
Nasce poi una grande voglia di libertà e intraprendenza, e diventeremo soliti ricordare in continuazione a tutti vicende sul nostro anno all'estero, usi e costumi del nostro paese ospitante ecc. 
Ricordatevi quindi la frase "quando ero in Germania.../ in Germania..."

Saremo ovviamente cambiati, e alcune abitudini sviluppate nel paese ospitante verranno mantenute anche una volta tornati in Italia. 
Forse anche i rapporti con gli amici cambieranno; sapete, voi siete stati un anno via, loro hanno continuato la loro routine. È normale poi essere improvvisanente diversi. Cambiare compagnia a volte è necessario.

  • Scuola
Questo argomento varia ovviamente da istituto a istituto. Io parlo per il mio, un liceo scientifico:
Verrà richiesta la conoscenza di un programma minimo di matematica, italiano, fisica e altre materie, in vista di un esame a settembre. L'esito di tale esame NON influisce sul nostro voto (siamo infatti già promossi) ma sui nostri crediti (quindi credetemi, studiate ad agosto!!)
Io ho fatto due prove scritte (italiano e matematica) e 2 orali. Il pogramma sta nel syllabus della scuola. Scrivere mail agli insegnanti è utile, ma per esperienze personali posso dire che spesso loro non rispondono.


  • Cosa porta l'anno all'estero   
  1. Sensazione di calma e relax assoluti. Il proprio lo si ha già fatto :)
  2. Indipendenza e ricerca di amici
  3. Traumi con l'ambiente circostante. Tutto verrà visto all'inizio come "tipicamente italiano" e non normale come prima. Le abitudini verranno messe in discussione e si avrà voglia di cambiamento
  4. Consapevolezza. Si è più sicuri di sé e ci si sente maturi
  5. Disciplina. Si è autonomi, e ora non si cercheranno più i genitori, e non si accolleranno più a loro tutti i propri affari
  6. Doppia personalità nel senso positivo. Il cervello, lo sentirete, cambia assetto quando parlate nell'altra lingua; e non solo. Cambiano tutti i modi di fare e di atteggiarsi.
  7. Conoscenza e cura di sè: abbiamo capito meglio chi siamo e cosa vogliamo, e probabilmenre saremo meno severi con noi stessi
  8. Tanti amici
  9. Socialità
  10. Voglia di ripartire o voglia di rimanere un po' a casa, in base alle considerazioni tratte dall'esperienza all'estero

Questo è quanto; in base alla mia esperienza di 10 mesi. Se ci sarà qualcosa da dire, il blog verrà aggiornato.
Un consiglio: ragazzi, seguite il cuore; se siete propensi per una cosa, se vi ispira, fatela subito, senza scuse. Capirete poi quanto bene avete fatto.

Buona avventura a chi è partito e chi partirà, vivetela per come è, nei momenti brutti e felici, nella soddisfazione di avere in mano la vostra vita.

Un saluto e un grande in bocca al lupo!


mercoledì 12 luglio 2017

#48 Danke Freunde

Dieser Post mache ich auf deutsch, weil es direkt auf den deutschen Pubikum gerichtet ist.

Ein Jahr habe ich schnell und langsam in Deutschland verbracht. 318 Tage. Es war nicht einfach, sich an eine verschiedene Kultur, Sprache, Kommunikation zu gewöhnen.
Ich hatte viele schwierige Zeiten, wo ich auch gedacht habe, wieder nach Italien zurück zu kehren.
Nicht immer hat die Sonne geschien, und nicht jeder war bereit, mir zu helfen.

TROTZDEM...

Habe ich das Gefühl, in der besten Schule Deutschlands eingeschult worden zu sein, denn die Lehrern, die Klassenkameraden, das Gebäude selbst so viel für mich bedeutet haben.

In dieser Schule - Alexander von Humboldt Gymnasium, besser als AvH kennzeichnet - habe ich die beste Freunden meines Lebens kennengelernt; Leute, die mir nicht nur geholfen haben, sondern alle ihre Erlebnisse, Ratschläge, Wissen, Witze, Abenteuern, Freude, Probleme mit mir geteilt haben, und nichts dafür gefragt haben.
Einfache Leute, die trotzdem so besonders sind, dass sie alle die Vorurteile gegen den Deutschen abbauen.

Besonders haben sie vieles für mich gemacht; von dem ersten Tag in der Mathe Unterricht, wo ich einfach nichts verstanden habe, bis zu der letzten Woche, wo wir eine mega geile
 Abschlussparty gemacht haben.

Am besten werde ich die Zeiten jedes Tages in Erinnerung behalten;
das Treffen auf der erste Etage vor dem Klingeln, die nicht gemachte Englisch Hausaufgaben Maxims (ich werde dich vermissen!!), die tägliche Gespräche mit Fiona, Rebecca, Lena, Marie, Lam, Eva, Lihn, mein geiler Geschichtskurs, aus 11 Leute bestehend, gemeinsam mit Lucas, Daniel, Vinzent, Stefan, Kilian, Martin, Lisa, Jullin, Rebecca, Lena und Herr dr. Thermann, die Physikunterricht mit Swenja, die gleichzeitig meine erste Freundin gewesen ist, die Gespräche mit Florian in der Bahn (er wird bestimmt Polizist), Jule und Leonie; meine Dolmetschlerinnen in der Deutschunterricht mit Frau Müller D., Luise, Ronja, Jasper; meine Coachs in Sport, Isabel, meine megacoole nebensitzende Klassenkameradin in Geo, die immer Flachwitze erzählt hat, und ich auch auf Italienisch übersetzt nich kapiert habe, Dominik, der die Mathe Unterricht immer bestens benutzt hat - geschlafen -, aber trotzdem ein cooler Junge ist, die Gruppenarbeiten in Kunst, die Englischunterrichten, wo ich ständig gelacht habe, und generell unser Jahrgang; die 11te Klasse, die aus tolle Leute besteht.

Leute...in 3 Tage bin ich weg; aber ich schwöre euch, ihr seid einfach die beste gewesen; und die Klassenfahrt nach Hamburg, die Exkursionen: die sind megageil mit euch gewesen. Nie hätte ich gedacht, so viel Spaß zu haben.
Das habe ich euch zu bedanken.
Ich hab euch ganz viel Lieb, und ein Teil meines Herzens gehört euch und Deutschlands; das mir so viele schöne Erlebnisse geschenkt hat.

Ich werde euch auf jeden Fall wiedersehen; ich freue mich schon!
Hab euch lieb:

Ava, Annika, Antonia, Maxim, Rebecca, Fiona, Hanna, Lisa, Lena, Marie, Lam, Lihn, Eva, Tom, Malin, Julia, Justus, Kilian, Vinzent, Jullin, Stefan, Lucas, Daniel, Sarah, Isabel, Shirley, Pauline, Nene, Hannes, Philipp, Lennard, Long, Paul, Martin, Luise, Jasper, Oliver, Adrienne, Ronja, Erik, Sophie, Fares, Dominik, Sebastian, Leon, Felix, Emily, Janek, Florian, Swenja, Jerome, Jule, Leonie, Max, Vitus, Torben, Sascha, Fabio, Mareike, Henri; und viele andere noch.

An euch kein Adieu, sonder Aufwiedersehen

Lebt wohl, bis naechstes Jahr!

Laura


Ein besonderes Gespräch gilt auch für meine Freunden aus der ganzen Welt;
zuerst Foam, die mit mir 10 unglaubliche Monaten verbracht hat, und jetzt bestimmt wieder scharf isst; Anderw und Johnny, mein immerhungriger Junge aus Taiwan, Kiernan; mein bester Freund aus Albuquerque, New Messico, Laura, Rodrigo, Victor, Gullia und Pedro aus dem bunten Brasil, die süße Natzuno aus Japan, Jimena, Rafael, Huenpablo, Ahnuar und Martin aus Mexico, Giovanni, Sara und Veronica aus Italien, Morgan aus America, die Austauschüler aus Melbourne, Henri aus La Reunion.

Mit euch habe ich manche meiner besten Zeiten erlebt; in Dresden, Köln, Wiesbaden, Bremen, Berlin. Ich wede euch besuchen, ihr seid tolle Leute und ich freue mich schon, euch wieder zu sehen. Auch wenn ihr so weit entfernt seid, bleiben die Erinnerungen nah am Herz.


DANKE, danke für diesen Abenteuer.
Danke für die Reise, die Nächte Zusammen, das Lachen, die Gemeinsamkeiten, das Teilen unseren Kulturen, die Witze über die Italiener :)

Gilt für euch das Gleiche:

Aufwiedersehen!

Laura




sabato 24 giugno 2017

#47 Certificazioni tedesche

In generale, come grande "incoraggiamento" nei confronti dei ragazzi che andranno a fare un anno all'estero, gli insegnanti sconsigliano di partire e fare un periodo all'estero durante le superiori, in quanto:
 <<"si perderebbe solo tutto il programma di un anno">>
 Purtroppo non piove solo da una parte; si perde infatti il programma di un anno, che si recupererà parzialmente, se si è diligenti, durante i restanti mesi di vacanze in estate.

C'è una buona notizia però: all'estero dovrete imparare, per amore o per forza, la lingua locale. Dopo 3/6/10 mesi di "training" martellante e quotidiano, potreste iniziare a riflettere sul fatto di sfruttare questa lingua.

E COME?

Certificazioni di qualsiasi tipo linguistico sono riconosciute dalla scuola italiana, che da dei CREDITI, ovvero quei tanto amati punticini che alzano il voto alla maturità.

A proposito del tedesco, perché non fare una certificazione riconosciuta a livello internazionale?

Ci sono diverse certificazioni a proposito della lingua tedesca:

GOETHE ZERTIFIKAT:
Il certificato del Goethe institut è riconosciuto anche da noi in Italia, e da diritto a crediti formativi sia per la maturità che poi per l'università (ha durata di 2 anni, e a meno che non vi facciate bocciare in 5a vi può tornare molto utile per l'uni).

  • Vantaggi (+): 
  1. riconosciuto in ambito internazionale
  2. molto diffuso in Germania
  3. corsi preparatori e non
  4. Libri di ogni tipo disponibili anche nelle biblioteche (inutile che ve ne compriate)
  • Svantaggi (-)
  1. Costo (200 euro senza corso di preparazione, 400 con)
  2. Date degli esami poco flessibili (bisogna prenotarsi con largo anticipo se non si fa la preparazione)
TELC:
Certificato che vale più per società e per lavoratori in generale, è meno conosciuto all'estero del Goethe, anche se ha comunque molte sedi.
  • Vantaggi (+)
  1. Basso costo (tra 40 e 140 euro)
  2. livelli internazionali (A1-2, B1-2, C1-2)
  • Svantaggi (-)
  1. Non sempre riconosciuto da università o scuole 
  2. meno conosciuto del Goethe
Non facendo il TELC e il Daf (altro "diploma") , non ho a disposizione molte informazioni; di più potete trovare su questi siti:
  • http://www.europaeischer-referenzrahmen.de/deutsch-sprachzertifikate.php (in tedesco)
  • http://www.igschio.it/wiki/index.php?title=Attestati_di_conoscenza_della_lingua_tedesca
Nonostante i costi, il Goethe è l'esame preferito da chi studia il tedesco, essendo il 1°ad essere menzionato a livello internazionale. 

COSA DEVO FARE PER IL GOETHE?

Prima di tutto recarsi ad un Goethe Institut. Lì si farà subito un test di lingua, dove ci verrà consigliato un livello ( ha senso fare il C1 per chi ha deciso di intraprendere i 10 mesi, B2 per chi i 6).
Si può scegliere se fare l'esame da esterni (niente corsi preparatori)
  • Vantaggi:
  1. 200 euro in tasca
  2. nessun rischio di beccare un insegnante non molto competente o corsi un po' scarsi
  • Svantaggi:
  1. Preparazione da soli; poche prospettive di come potrebbe essere l'esame
  2. Poca voglia di mettersi a studiare
  3. Non si conosce l'ambiente dove si farà l'esame
  4. bisogna prenotare molto prima degli interni (chi ha pagato per il corso di preparazione), che hanno la precedenza
O da interni, tramite corso di preparazione distribuito in 4 settimane, il sabato mattina, della durata di 5h ca., che precedono direttamente l'esame.

L'ESAME:

L'esame coinsiste in:

  • Lesen und Verstehen: 3 parti; la prima fatta da un testo ed un riassunto, nel quale dobbiamo inserire nei buchi le parole adatte (nessun aiuto viene dato se non dal testo). La seconda sono 5 mini-testi, a capo dei quali ci sono 5 argomenti che bisogna trovare (in ogni testo se ne trovano 2 o 3). La terza è un testo con multiple-choice affianco.
  • Hörverstehen: 2 parti; la prima è l'ascolto (1 volta) di un dialogo, in cui si scrivono brevi appunti. 2a è l'ascolto di un dialogo più lungo e scelta tra 3 possibili soluzioni
  • Schreiben: Scrittura di un testo a proposito di un diagramma o di una statistica. 2a parte è di nuovo riempire dei buchi in un testo.
  • Sprechen: 2 parti. Vengono dati 15 minuti di preparazione, poi si parte col 1°: da un argomento con felle tracce fare un discorso da soli della durata di 3-4 minuti. 2° trovare col partner una soluzione ad un problema, giungendo insieme ad una soluzione (alcune vengono già proposte)

Il Goethe Zertifikat non è un esame facilissimo; bisogna prepararsi e studiare, ma è meglio farlo in Germania che una volta tornati in Italia. Si è infatti ancora freschi con la lingua, e una volta ottenuto ci si può concentrare sul programma italiano. 

Cari insegnanti, non tutto è solo bianco o nero😎




domenica 11 giugno 2017

#46 Exchange Student è:

Noi exchange Students siamo forti.
Non ci annoiamo mai, perché ce ne capitano di tutti i colori;
Momenti di panico, allegria, confusione, tristezza; le passiamo tutte.

Exchange student be like: cosa succederà ad ognuno di noi almeno una volta:

Exchange student è:


  •  Perdersi al supermercato
  •  Avere voglia, dopo l'orientation, di prendere la valigia e partire all'istante
  • "Questo video non è visualizzabile in questo paese"
  • Dire "si" quando qualcuno ti parla e non hai capito nulla
  • Piangere in aereo/ all'aeroporto quando saluti i tuoi
  • Partire con una valigia e tornare con 3
  • Dormire in classe nell'ora di Biologia/Chimica
  • Confondersi tra le 3 lingue che si conoscono
  • Vergognarsi di leggere a voce alta davanti a tutti per via del proprio accento
  • Avere amici da tutto il mondo
  • Perdersi il primo giorno di scuola
  • Essere conosciuto da tutti anche se tu non li conosci
  • Farsi spedire dei pacchi di cibo da casa
  • Ansia, ansia ansia 
  • Abbonarsi alla compagnia dei treni per visitare tutti gli altri exchange nel paese ospitante
  • Ingrassare anche mangiando di meno
  • Sentirsi dire sempre "Italia? Pizza Pasta Sole Mafia"
  • Mangiare cibo rivoltante e sforzarsi di sorridere, dicendo "che buono!"
  • Impiegare 3 ore a dire 2 frasi
  • Avere l'aria da fessi 24 ore al giorno
  • Fare lo spelling di nome e cognome dappertutto
  • Fare confusione con famiglia vera e ospitante nei discorsi
  • Non capire come funziona il materiale scolastico
  • Usare la scusa del non avere capito quando in verità non avevamo voglia di studiare
  • Essere presi in giro dagli idioti di turno
  • Farsi tantissimi amici 
  • Esultare come si fosse allo stadio per un voto sufficiente
  • Raccogliere ricordi (cartoline, biglietti, fascicoli) e piangere riguardandoli
  • Non entrare nei pantaloni a fine anno
  • Essere davvero felice
  • Abituarsi ad altri sapori e odori
  • Prendere l'accento e i modi di fare di amici e famiglia ospitante
  • Guardare i film con i sottotitoli
  • Affezionarsi al luogo e alle persone con cui si sono spesi 3/6/10 mesi assieme
  • Fare una battuta e doverla spiegare per 5 minuti
  • Tenere una foto della propria famiglia sul comodino
  • Ricevere messaggi in 3 lingue diverse
  • Essere liberi!
  • Piangere l'ultimo giorno di scuola
  • Parlare con i commessi dei negozi e non venire capiti
  • Frustrazione
  • Dover farsi ripetere i nomi delle località/ delle persone 3 volte
  • Emozionarsi quando si riceve la famiglia ospitante
  • L'orgoglio di non essere quello col voto peggiore nella verifica
  • Annoiarsi quando si sta coi compagni e si capisce un decimo di quello che dicono
  • Mal di testa quotidiano
  • Essere felici come bambini tutto il tempo, vedendo cose che agli altri sembrano normali
  • Essere ingenui
  • Imparare dai propri errori
  • Fare John Cena contro la valigia a fine anno
  • Quando gli amici ti chiedono di dire qualcosa nella tua lingua
  • Ritrovarsi ogni tot con la propria associazione e gli altri exchange students
  • Non rispettare tutte le regole
  • Sentirsi strani quando ormai manca poco alla fine
  • Avere nostalgia di casa
  • Annoiarsi
  • Piangere all'aeroporto quando si saluta la propria famiglia ospitante
  • Avere non più solo una casa e un paese...
  • Voler viaggiare in tutto il mondo e conoscere 200 lingue
  • Avere più autostima e piacersi come si è
  • Credere, alla fine, che ciò che si ha fatto sia stata l'avventura più pazza, difficile, avventurosa, stravagante, meravigliosa, colorata, mitica che si sia vissuta



Noi exchange siamo dei pazzi, bipolari, lunatici, visionari, ingenui.
Partiamo senza sapere cosa ci aspetta, e in qualche modo, anche un po' goffo, scavalchiamo le difficoltà, tra sbalzi d'umore e quant'altro. Portiamo la nostra vita dentro una valigia, anche se non siamo mai pronti né a disfarla né a rifarla.
Noi exchange siamo dei grandi, avventurieri, coraggiosi, sensibili, aperti.
Condividiamo e accettiamo più culture, modi di vivere, emozioni con persone che diventeranno nostri amici, e che alla fine si riserveranno uno spazio nel nostro cuore, per sempre.

Exchange è tutto questo e molto altro ancora; è un arcobaleno di emozioni, belle e brutte, che ci aiuta a crescere e in qualche modo a capire chi siamo e cosa vogliamo.

E' un treno che passa una sola volta nella vita; e anche se all'inizio si viaggia in 3a classe, si arriva alla fine viaggiando in 1a.


Buone vacanze, e un in bocca al lupo ai futuri exchange!




martedì 6 giugno 2017

#45 Le vacanze in Germania

Le vacanze in Germania sono TANTE.

Non sono come da noi in Italia, concentrate tutte in estate; sono piuttosto distribuite durante tutto l'arco dell'anno.

Ogni Bundesland decide come distribuire le proprie vacanze, allungandole o accorciandole a piacimento: ciò significa che se per esempio a Berlino si ha ferie, a Brema si potrebbe avere scuola, e così via.

In linea generale comunque le vacanze sono distribuite così:

  • TAG DER DEUTSCHEN EINHEIT:

Il 3 Ottobre si festeggia il giorno dell'unità in Germania; ciò significa a casa da scuola, e questo vale per ogni Bundesland
  • HERBSTFERIEN

Durano due settimane, dalla fine di Ottobre fino ad inizio Novembre. Fungono da spartiacque tra l'inizio della scuola e Dicembre. Questo potrebbe essere un periodo duro, perché non si ha nulla da fare e si è all'inizio, quindi si sente la mancanza di casa.
C'è la possibilità di andare a fare una vacanza con la famiglia, oppure (ve lo consiglio perché è divertente) potreste chiedere a qualche altro exchange student in un'altra città di ospitarvi per qualche giorno. Si può fare ed è divertimento assicurato! Io purtroppo l'ho scoperto tardi, ma voi non fatevi sfuggire l'occasione

  • WEIHNACHTSFERIEN
Durano anch'esse 2 Settimane, di solito dal 22 Dicembre al 3 Gennaio. Nei Bundesland a maggioranza cattolica (Bayern, Baden-Wüttemberg ) si festeggia fino al 6, con l'epifania. Nelle altre regioni protestanti e evangeliche l'epifania non c'è.

  • WINTERFERIEN

Dopo aver tenuto duro per tutto il freddo mese di Gennaio, a inizio Febbraio ci sono le Winterferien, di una settimana. Chi è fortunato va a farsi una vacanza sulle alpi a sciare, magari qualcuno andrà all'Ostsee o al Nordsee, qualcuno resterà a casa. Vi ripeto: se non avete nulla da fare e vi sentite tristi, partite e andate da amici! Non rimanete per nulla al mondo a casa a far nulla.

  • OSTERN

Dopo le Winterferien c'è un periodo interminabile, che culmina con le vacanze di Pasqua, della durata di 2 settimane per quasi tutta la Germania (eccezion fatta per il Land di Berlino, che ne ha fatta 1 e mezzo, recuperando i giorni in seguito). La temperatura non è ancora ottimale, ma già si può indossare una giacca un po' più leggera, facendo però sempre attenzione.

  • HIMMELFAHRT

Da Maggio inizia la "festa". Il 1° del mese è festa del lavoro come da noi, poi, verso la fine, c'è quasi una settimana di ferie (da mercoledì a domenica), denominata Christi Himmelfahrt. Non ho la minima idea di cosa possa essere nella loro religione, ma comunque "vacanza" mi basta.
In questo periodo le temperature sono buone per qualche gita fuori porta, o per visitare un'altra città. Nel mio caso è stata Dresda, che consiglio di visitare perché è una città molto movimentata e bella.

  • PFINGSTEN

Non si deve aspettare molto per avere delle altre Ferien. Giusto 2 Settimane e poi di nuovo vacanze, che nel Land di Berlino durano una settimana (recupero di Pasqua), e negli altri purtroppo solo il lunedì.

  • SCHULFAHRT

A fine Giugno si è soliti fare una gita con la propria classe, della durata di 4-5 giorni. Li aggiungo quindi alle vacanze a disposizione.





Come vedete quindi in Germania ci sono tante, ma tante vacanze. Unica pecca: la scuola finisce il 20 Luglio e ricomincia il 1 Settembre. I tedeschi non assaporano mai quindi l'assoluta libertà di 3 MESI di vacanza, che fanno quasi dimenticare l'esistenza di cose come compiti, orari, sveglia presto, voti.

Anche il ritorno a scuola varia molto nei Land: a Berlino per esempio si ritorna sui banchi a Settembre, mentre Nel Sachsen e Niedersachsen ad inizio Agosto. 

Siete confusi e non sapete quando ci saranno le vacanze? Non disperate, nelle vostre future Agenden (diari) sono segnate diligentemente tutte le vacanze di tutti i Land. Non correte quindi il rischio di arrivare a scuola "umsonst".

Spesso non rimarrete in Germania fino alla fine della scuola. A volte la vostra data di partenza potrà essere un po' prima della fine; io per esempio me ne vado una settimana prima. Per fortuna noi Italiani in Germania non abbiamo a che fare con il visto, che ha una scadenza precisa. Potrebbe anche capitare che arriviate già a scuola iniziata. Non vi preoccupate, in entrambi i casi non vi perderete poi molto; giusto qualche settimana. Importante è che voi vi viviate il resto a fondo.

Fate di questa avventura qualcosa di colorato e indimenticabile!



A presto


mercoledì 31 maggio 2017

#44 Maggio...il mese breve

La durata dei mesi dell'anno all'estero è distribuita più o meno così:

Settembre

Otttoobree

Nnnooovveeemmbbreee

DIICEEMMBRREEE

GGGGGGEEEEEENNNNNNNAAAAAAIIIIIOOOOOOOO

FEEEEEEEBBBBBBBRRRRRRRRAAAAAAAAIIIIIIIOOOOOOO

mmmaaaaarrrzzzooooooo

aaaapppprriilllee

maggio

Maggio, per tutti gli exchange students, passa come un fulmine, tra vacanze e gite. 
Non si ha neanche il tempo di dire "mi rimangono due mesi" che già ne manca solo uno.

Ciò che a voi interessa è comunque la lingua e l'ambientazione. Non perdiamo tempo quindi:

LINGUA:

Fluida, si pensa normalmente in tedesco, è diventato davvero un esercizio da routine, non si fanno più tanti errori e si parla abbastanza velocemente. Inglese è una catastrofe per chi non farà un anno in un paese anglofono; si mischierà costantemente con la lingua del paese ospitante (nel mio caso tedesco).


AMBIENTE:

Ci si è ormai abituati alla routine, e la casa della famiglia ospitante sembra casa propria, e sembra strano avere un'altra vita in Italia. Ormai sono passati 9 mesi, e ci si è completamente ambientati.

CLIMA:

Maggio è un mese caldo: finalmente il sole brucia davvero, e non mancano giorni dove il termometro tocca i 30 gradi. Le giornate sono lunghe (sole dalle 6 di mattina alle 21 di sera) e si possono fare molte più attività che in inverno, anche perchè adesso ci si destreggia molto meglio in generale.

IL MEGLIO

Il meglio di Maggio comunque sono le eventuali gite con gli altri exchange students. Quelle sono davvero esperienze divertenti, di scambio reciproco e di stacco dalla vita di tutti i giorni. 

AMICI

Di amici ormai ve ne sarete già fatti molti, alcuni potranno essere diventati grandi amici, altri intimi.
Si discorre del più e del meno come se ci si conoscesse da una vita, e la lingua non è più quel grande impedimento che era all'inizio. 

CONTROINDICAZIONI

In questo mese vi sentirete ormai a casa, e la nostalgia della famiglia è ormai passata. Nonostante ciò una vita non si dimentica, e alla prima citazione dell'italia e delle solite caratteristiche degli italiani parte il momento nostalgico. A ciò si aggiunge il fatto che si avvicina l'estate, e si ha voglia di tornare da amici e magari rivedere dei posti dove si è sempre stati.

Se da una parte si è tirati a sud, dall'altra parte ci sono amici, ricordi, traguardi, successi, libertà a cui non si vorrebbe rinunciare. 

Ragazzi, è dura. Non so come sarà la fine, la partenza. Scriverò anche quello, anche se so che farà male; farà male salutare tutti gli amici, soprattutto gli exchange student, perché si sa, molti non si rivedranno mai più.


In breve, maggio è uno spettacolo. E' un'esplosione di colori e di vita, che fa capire quanto altalenante e variabile sia il tempo. 
Consiglio: godetevi davvero gli ultimi mesi, sono il meglio, la creme de la creme.


A presto!






martedì 30 maggio 2017

#43 Abistreich

Non so se farei meglio a tenere questo contenuto segreto, o a rivelarlo e a rischiare che da noi ci sia una rivoluzione.

Comunque scelgo la parte oscura:




L'Abistreich è letteralmente "sciopero dell'Abitur";
In Germania i ragazzi dell'ultimo anno fanno la Maturità tra Aprile e Maggio. Finita questa, per "vendicarsi" o per rendere memorabile il loro passaggio nell'isituto, prendono in "ostaggio" la scuola un giorno.

Che significa?

Immaginatevi di essere un normale studente che sta andando a scuola con la sua Fahrrad. Arrivato vicino al cancello d'ingresso, trovate pazzi dalla faccia colorata che vi corrono incontro disegnandovi peni, cuori, nomi a caso in faccia, vi spruzzano deodorante ovunque e vi colorano i capelli di verde e rosa. E non siete ancora entrati a scuola.

Per riassumere, ecco cosa succede:

ALL'ENTRATA:
All'entrata verrete sicuramente presi di mira e resi opere d'arte moderna da alcuni simpaticoni dotati di rossetto.

LEZIONI:
Le lezioni in teoria dovrebbero svolgersi normalmente; invece ad un certo punto entrano dei ragazzi che scambiano i prof, prendono con se gente, lanciano caramelle, tirano coriandoli e mettono la musica a palla.

GIOCHI
Durante la pausa, tutta la scuola si dirige in cortile, dove è stato preparato tutto il necessario per intrattenere gli studenti con giochi e sfide per i professori, che sono obbligati a partecipare.
Questi giochi consistono a volte in gare di flessioni, corse con la carriola, fare canestro nel cestino con una pallina di carta...

BANDIERA
Gli "Abiturienti" hanno con sé una bandiera, che è il simbolo dell'ultimo anno nella scuola. Questa bandiera viene poi, alla fine dell'evento, passata ai ragazzi dell'anno prima, che si impegneranno nell'anno successivo a organizzare un'altra festa, si spera ancora più divertente, e a passare di nuovo la bandiera alle prossime "vittime" dell'Abitur.

MOTTO
Viene preparato ogni anno un motto per l'Abistreich, e sui muri esterni e pavimenti della scuola vengono scritte frasi tipo "chi legge è stupido" o citazioni memorabili dei professori.
Il motto di quest'anno? "Abi-calypse" che tradotto è "Abi-calisse".

Purtroppo (o per fortuna) il divertimento è limitato spesso dalle privazioni del preside, e potrebbe anche essere che i giochi non siano particolarmente entusiasmanti. E' comunque divertente vedere come per un momento questi ragazzi possano dare uno strappo alle regole; ritornando mogi mogi e ripulendo tutto 4 ore dopo.

SEGRETO
Purtroppo in genere non si sa mai quando ci sarà questo abistreich. Se comunque venite a saperlo, non portate con voi il materiale scolastico, in quel giorno non si fa un bel niente.

A proposito; carichi per l'estate e il dolce far nulla??

Buona fine della scuola!!!!



martedì 23 maggio 2017

#42 La sim tedesca

Se c'è una cosa che mi ricordo bene dell'inizio dell'anno all'estero sono i milioni di messaggi d'aiuto di tutti, ma dico TUTTI gli exchange student, sul come comprare e cambiare la sim del cellulare.

Non crederete mica di pagare la tariffa estera per 10 mesi, vero?

Se questa non è quindi la vostra idea, ecco come procurarsi una sim ed una tariffa telefonica tedesca

OFFERTE:

In Germania ci sono diverse compagnie telefoniche:

Ognuna di queste ha offerte simili a prezzi quasi identici; sta a voi scegliere con quale provare.

Io, per esempio, ho scelto la Vodafone, che mi offriva la sim, col nuovo numero di telefono, e una tariffa da 10€, con i quali per quattro settimane ho 1GB di internet e 100 messaggi e minuti di chiamate.

COME COMPRARE LA SIM

Per la sim bisogna recarsi in uno dei negozi elencati qui sopra (raccogliendo tutto il coraggio che abbiamo). Meglio chiedere a proposito delle tariffe che hanno lì. 
Una buona strategia, sincera e sollevante, è spiegare sin da subito che siete Austauschüler/innen, e che siete interessati ad una tariffa mensile per il vostro smartphone.
Non consiglio tariffe annuali o cose complicate; se vi procurate una tariffa mensile starete comunque comodi e non avrete complicazioni.
Se proprio poi siete timidi e impacciati, potete chiedere anche ai vostri Gasteltern di accompagnarvi.

NUOVO NUMERO

Il vostro nuovo numero tedesco inizia con un prefisso:
  • +49 (0) XXXXXXXXXX    (Prefisso tedesco).
Per farlo vedere su whatsapp, c'è nelle opzioni la possibilità di cambiare numero senza dover impazzire a cancellare tutto o informare tutti i vostri contatti.

COME RICARICARE LA SIM

Se scegliete una tariffa mensile, dovrete ricaricarla in media ogni 4 settimane. 
In ogni supermercato trovate dei buoni da 10; 15 (...) euro; riceverete come in Italia uno scontrino sul quale sta il codice: esso ha 16 cifre, e di solito è marcato sul foglio in grassetto.
Le prime volte si hanno un po' di problemi; si deve chiedere agli altri come fare, non si capisce quello che la segreteria dice ecc. Con un po' di tempo e pazienza poi il meccanismo viene automatico.


In generale; non preoccupatevi se tutto non ingrana in modo giusto. Fa parte del gioco incasinarsi, inciampare ed essere un po' goffi (nel senso fisico e letterario). Non buttatevi giù, seguite i consigli del post precedente, tipo contare fino a 10, esternarvi dalla situazione attuale, e andate avanti.
Non è facile, ma come dice la mia sorella ospitante, "du hast's dich selbst ausgesucht", ovvero "lo hai voluto tu questo". 
So che sulle prime da sui nervi, ma cercate di trarne l'insegnamento.



Buon fine Maggio!!







venerdì 19 maggio 2017

#41 Come vivere un anno tranquillo - Accorgimenti

Ormai sono passati 8 mesi dall'inizio di questa "avventura"; e ci si avvia per i 9.

Si potrebbe dire che la gavetta l'ho fatta; e credetemi se vi dico che in questi mesi ho imparato non solo una lingua, ma anche il modo di relazionarmi con le persone e me stessa.

Guardandomi indietro, comunque, sorrido pensando agli errori che ho commesso, agli sbagli che avrei potuto evitare, alle risposte che non avrei dovuto dare.
Tutte queste scelte, dal rispondere o meno ad una domanda, al rimettere apposto una cosa, al parlare con una persona o rinunciarvi, determinano la vostra giornata, e anche il vostro anno.

Quando arriverete, anche se le organizzazioni vi avranno pestato per bene, non sarete preparati a quelle che sono la vostra famiglia, scuola, quartiere, città, cultura.
Come riuscire quindi a sopravvivere ai primi mesi e finire l'anno senza rimorsi?

Posso fornire alcuni consigli pratici:


  • Osservate tanto, parlate poco: 
E questo stampatevelo nella testa, tatuatevelo sul braccio, fate di tutto per ricordarvelo. Non arrivate col presupposto che tutti stiano lì imbambolati ad ascoltare la vostra "story of your life" come se aveste 5 anni e fosse il vostro compleanno. Non lo faranno. Eccezione potrebbe essere la famiglia, ma non vi fate ingannare; 1 settimana e l'idillio è finito.
Con questo non mi riferisco al non parlare per niente. Certo, dovete parlare per conoscere gente; ma non cercate di farvi subito notare o di tirare fuori la vostra bella Italia, credendo di far colpo. Restate piuttosto neutri, parlando di temi più generali, e osservando molto come gli altri si comportano, per poi poter capire come trattarli o rivolgervi a loro.

  • Rimanete in contatto con gli altri exchange students
Rimanete in contatto con i vostri amici, specialmente con quelli che sono nel vostro stesso paese o città all'estero. Potrete incontrarvi ogni tanto e condividere momenti difficili, buffi, routine assieme.
Cercate di incontrarvi sempre in un posto diverso, o anche di andare a vedere mostre e musei; sempre shopping e mangiare annoia.

  • Fate attività
Uguale se coro, palestra, calcio, quello che vi pare. L'importante è avere una fonte di relax, un posto dove ci si possa staccare dai problemi di tutti i giorni. Un posto dove possibilmente non ci siano fonti di stress, e meglio se senza orari fissi. Fate qualsiasi cosa, anche un corso di disegno online, ma non restate con le mani in mano, se no penserete automaticamente a casa, e starete male.

  • Non immergetevi troppo nel contesto
A volte può succedere che si venga presi troppo dalle vicende e le si percepisca come pesanti e difficili quando in realtà non lo sono. Ciò a cui bisogna pensare è che davvero bisogna stare tranquilli e non prendere le cose a male. La famiglia per esempio non ha nessun legame con noi, non dobbiamo aspettarci che ci consolino quando stiamo male o che diventino i nostri psicologi.
Stessa cosa vale per compagni di classe, insegnanti, amici e un eventuale altro exchange student che vive con noi. Se si viene ripresi per una certa azione, si può dire tranquillamente che non lo si rifarà più. Fine. Se qualcuno ci ignora, o non ci ascolta, pensate che lui/lei non ha nessun legame affettivo con voi. Rimarcando l'importanza del primo punto in alto, bisogna osservare molto i comportamenti delle persone e soppesare i propri discorsi, moderandoli o ampliandoli.

  • Se vi arrabbiate, contate fino a 10
Vi capiterà che qualcuno tocchi un tasto delicato e che vi faccia infuriare. Non datelo a vedere, non ascoltate più una parola e concentratevi sul contare fino a 10. 

  • Soppesate verità e bugie
Probabilmente fin da bambini vi avranno detto che non si dicono le bugie...beh, a volte qualche piccola menzogna salva la vita. Raccontare però solo frottole è d'altra parte dannoso, perché gli altri finiranno per aspettarsi qualcosa da te che tu non sai attuare.

  • Non parlate troppo spesso (o non fatevi sentire) con la vostra famiglia in Italia
Lo dico soprattutto per quelli che come me dopo 3 giorni devono assolutamente chiamare a casa. Alla famiglia nel paese ospitante potrebbe dare fastidio il fatto che voi parliate spesso con i vostri. Per evitare che ne venga discusso a tavola o che-ne-so-io, cercate di chiamare i vostri quando siete soli, o parlando piano con gli auricolari

  • Niente viaggi mentali
Consiglio di non partire con dei presupposti, per poi rimanere inesorabilmente delusi dalla realtà, che è sempre diversa da ciò che ci si aspettava. Meglio vivere alla giornata e non fantasticare su quello che sarà il futuro, perché molto probabilmente, con tutte le variabili possibili in gioco, sarà diverso dal vostro mondo fantastico che vi siete prospettati  
  • risolvete i problemi da soli
Parlare con noi stessi lo facciamo ogni giorno, ma risolvere problemi  da soli un po' meno. Imparare a consultare solo se stessi è difficile, perché si hanno sempre dubbi, e chiedere agli altri è il modo più semplice per scaricare la responsabilità a qualcun altro. Essere adulti significa anche pensare con la propria testa, non con quella di genitori e amici.

  • Non parlate male della nostra/loro cultura
Ognuno è legato al suo paese in modo diverso. E' già difficile avere degli stereotipi; gonfiarli non vale la pena. Meglio non stare molto sull'argomento se ne si parla. Oppure state zitti 



State accorti e non vi fate troppo rendere sul personale. Fregatevene un po' in generale di ciò che la gente dice o pensa; ascoltate voi stessi. Può sembrare egoista ed egocentrico, ma è un buon modo per non prendersela e per rimanere tranquilli e sorridenti a lungo.


Per il resto, buona fine della scuola e inizio delle vacanze!




domenica 7 maggio 2017

#40 La musica tedesca


In generale i tedeschi non godono di grande fama per la loro musica.
Loro stessi sono un po' schuld (colpevoli), perché ritengono che lingue come l'inglese, lo spagnolo, il francese e anche l'italiano suonino meglio della loro, cantate.


I gusti però sono gusti, e gli stili diversi;
in Germania non esistono solo i rapper che si lanciano alla volta di frasi tortuose e dal suono pungente, o i metallari con l'Irokese (la "cresta" con più gel che capelli).

La Germania di oggi si è andata, come l'Italia, internazionalizzando; e gli ipod di tutti i ragazzi sono pieni di canzoni estere, soprattutto inglesi.
Alcuni artisti molto amati comunque resistono, e i loro singoli raggiungono facilmente le milioni di visualizzazioni su youtube.


Personalmente vado d'accordo con la musica tedesca; non sono fan del loro rock o heavy metal, ma posso comunque dare consigli sui generi più commerciali e ascoltati dai teenager tedeschi, così che se capiterete nell'argomento potrete dire anche voi la vostra.


ALLE FARBEN:

Gli "Alle Farben" sono una delle band più famose in Germania, sono riuscita a vederli una volta grazie alla mia scuola, che aveva organizzato un concerto invitandoli. Qui un paio di loro canzoni




La prima: "Bad ideas"




  La seconda, più recente, "Little Hollywood"



MARK FORSTER:

Le canzoni di Mark Forster sono sempre genere dance, ma più movimentate; sono tra le hits più ascoltate dai tedeschi



"Wir sind Gross" è stato un suo successo dell'anno scorso
                   "Au revoir"




CRO:

Cro è un dj che indossa sempre una maschera da panda. Gode di una reputazione mista in Germania; molti lo adorano, ma a molti non piace per niente. Qui un paio di sue due canzoni:
   



"Traum" qui a destra

           e "Einmal um die Welt"






SIDO

Altro importante rapper in Germania è Sido, che ha un "rap style" un po' più lento della media, ma che fa bella musica.










Una hit quasi nuova è quella di EFF, "Stimme"




Alcune canzoni molto belle, di autori tedeschi, sono comunque in inglese. Di queste consiglio la nuova di Klangkarusell, "Netzwerk"





Conosciutissimi sono inoltre i Culcha candela ed i Glasperlenspiel. Non mi piace molto la loro musica, ma vale la pena tentare.
Quando avete tempo, provate su youtube a trovare altre canzoni; la musica tedesca è bella, e al contrario di quello che molti dicono, sa non solo essere dura e monotona, ma diventa quasi un Ohrwurm (tormentone).




Buon Ascolto!!

venerdì 5 maggio 2017

#39 Orientation-consigli pratici

L'Orientation;
il primo reale passo dell'exchange student verso l'ignoto;
il primo momento in cui ci si sentirà spaesati, confusi,
la prima vera uscita dalla nostra comfort zone.


Punto primo: ribadisco che ogni organizzazione, che sia Wep, Intercultura, StudioAbroad, MondoInsieme, EF e tutte le altre a seguire, ha (o no) un'Orientation strutturata in modo diverso.
Io in questo post parlerò del viaggio tutorato dalla mia organizzazione, la Wep, in base alla mia esperienza l'anno passato.

COSA PRENDERE CON SE'?

Oltre le robe classiche tipo vestiti e accessori vari, consigliate sono:
  • flip flop (farà caldo probabilmente) e costume da bagno
  • go-pro, o solo selfie stick per filmare tutto il possibile!
  • coperte (se dormirete in bungalows), per il semplice fatto che di notte viene freddo, e le coperte in dotazione non sono abbastanza 
MEGLIO ANDATA IN BUS O IN MACCHINA?

Dai ragazzi, non facciamo gli asociali! Non conoscete nessuno? vedetela come un'occasione per fare pratica e conoscere nuova gente. Come pensate di fare se no quando sarete all'estero?

COSA SI FA QUANDO SI ARRIVA?

Una volta arrivati col bus, si verrà spediti in apposite tende, dove si verrà riforniti con badge del proprio gruppo, cartellino di riconoscimento, mappa del posto, maglietta wep, sacca della wep e chiavi del bungalow.

IMPORTANTE: Non perdete le chiavi e fatevi spiegare dove si trova il vostro bungalow! Non perdete il badge!

COS'E' IL BADGE?
Il badge è un cartellino con tutti gli orari e punti di ritrovo nell'arco dei 3 giorni. E' da non perdere, e da tenere al collo. Viene consegnato all'arrivo nel camp.

COSA VIENE DETTO IN 3 GIORNI?

I gruppi, suddivisi per paese di destinazione, faranno delle sessioni in cui, un po' giocando, affronteranno il tema della famiglia ospitante (che sia gay, con bambini o senza, anziani, un solo componente), della località (che per chi ha fatto il programma "exchange" sarà totalemte casuale) e della scuola, oltre alle "buone maniere" nei confronti della famiglia

SI POSSONO FARE ALTRE ATTIVITÀ?

Viene dato abbastanza tempo libero, soprattutto il primo e l'ultimo giorno. Di solito si gira a caso, si visitano amici in altri bungalow, si va in spiaggia, in piscina, si va al bar a mangiare un gelato. Consiglio: conoscete più gente possibile!!! Con molti di loro resterete in contatto per tutto l'anno e a venire, e non sapete che bello poi poterli andare a visitare una volta tornati in Italia.

COS'E' IL "WEP HAS GOT TALENT"?

Il "wep has got talent" è uno dei momenti più belli del soggiorno, quando tutti e 1000 i ragazzi più staff si riuniscono per ascoltare le performance spettacolari di alcuni coraggiosi candidati "talents", che si esibiscono in canto, danza, barzellette, e tanto altro. Una giuria premia poi il migliore, ma il bello è davvero essere lì, trascinati dalla musica e dall'adrenalinica marea di mani alzate, a sostenersi a vicenda.

DA CHI E' COMPOSTO LO STAFF?

Sono soprattutto ex exchange students i ragazzi che compongono il numeroso staff, seguiti da adulti che a loro volta hanno fatto un'esperienza simile, e che hanno deciso di fare di questi viaggi il loro lavoro.

QUAL'E' IL MOTTO DELLA WEP?

Una canzone, "On top of the world" degli Imagine Dragons. La sentirete ovunque, e quando per caso in futuro la risentirete, non potrà che strapparvi un sorriso, come a me ora.

E IL MANGIARE?

Niente paura, anche il pranzo, la cena e la colazione sono esperienze uniche. Sarete suddivisi in base a continente di destinazione (Asia, Europa, Oceania e Asia, America), e ogni giorno cambierete tavolo e conoscerete nuove persone. Siete timidi, e non riuscite a parlare? Sedetevi e ascoltate semplicemente; poi dopo 15 minuti, quando l'imbarazzo se ne è completamente andato, magari mettetevi a chiacchierare su qualcosa, anche di banale, tipo se gli altri hanno già una famiglia ecc.

A COSA SERVE QUESTA ORIENTATION?

Prima di tutto a divertirsi, ragazzi, perché soprattutto adesso un po' di pausa dalla routine quotidiana ce la si può concedere. Inoltre si ha la possibilità di parlare con ragazzi che hanno fatto l'esperienza prima di noi!
Consiglio: sfruttate i wep buddies, svuotatevi di tutte le domande che avete.
Ci apre un mondo, anche se meno ampio di quello che ci riserverà la nostra esperienza, e ci fa sentire piccoli, una di migliaia di realtà diverse.
Rafforza anche la smania di partire; si vorrebbe saltare su un aereo all'istante.
Consiglio: frenateee e godetevi tutto il possibile!
Serve a non farci sentire soli quando, inevitabilmente, lo saremo una volta lontani da casa; ricordandoci che lì fuori, in ogni angolo del mondo, ci sono pazzi come noi che hanno scelto lo stesso cammino tortuoso, e che come noi si godranno alla fine un bel paesaggio.



L'Orientation è una tappa importante dell'esperienza generale, e sono sicura che resterà, nel bene e nel male, nel vostro cuore.


Consiglio: Buttatevi e divertitevi!

buona Orientation ragazzi!



lunedì 17 aprile 2017

#38 L'Ostsee

L'Ostsee si può riassumere in due parole:

Fischbrötchen e Strandkörbe.

I primi sono dei semplici panini col pesce fresco appena pescato; impanato o meno. I secondi sono invece delle sedie a sdraio che proteggono dal forte vento atlantico e che allo stesso tempo permettono di sedere con tutte le comodità possibili (poggiapiedi, parasole e "poggia-birra")

Strandkorb


Fischbrötchen


Se si chiede ai tedeschi dove andranno in vacanza per Pasqua, al maggior parte di loro dirà:
"vado all'Ostsee".
Che cosa ci sarà di così bello nel mar Baltico, dove l'acqua (ad Aprile) tocca a malapena i 7 gradi e dove piove almeno 5 volte al giorno, con un vento da tempesta?.

L'Ostsee non è comunque solo un luogo balneare; ci sono tantissime cose da fare:

Bici:
Ed ecco che si rispolverano le Fahrräder, per farsi delle lunghe pedalate in riva al mare. Come ogni angolo tedesco che si rispetti, le coste sono tappezzate di piste ciclabili; chilometri e chilometri. Adesso per gente mondana questo non è il massimo, ma a mia opinione pedalare con la brezza fresca del nord, godendosi il blu del mare alla propria destra e il verde dei prati a sinistra è il relax totale.

Città:
In riva all'Ostsee si sono sviluppate molte città, con una loro storia e tutte le comodità che il 21° secolo offre.
Le più grandi di queste sono Rostock, nel Mecklemburg-Vorpommern, e Kiel, nello Schleswig-Holstein. Kiel purtroppo non ha conservato alcun edificio storico a causa dei pesanti bombardamenti della guerra, ma ha comunque molto altro da offrire. Rostock è una bella città universitaria con un grande porto.

Wandern:
Piano piano il mare lascia posto a delle piccole colline, che ospitano castelletti e torri da visitare. Cito il nome di un castello visitato vicino a Kiel: Schloss Panker.
Questi posti sono ottimi per passeggiate , circondati dalla natura



Paeselli:
Una caratteristica bellissima dell'Ostsee sono i paeselli pittoreschi vicino alla costa. In tedesco si chiamano "Dorf" (villaggio), e contano massimo 400 abitanti. Le case hanno il tetto di paglia, e sono senza intonaco, di solito costruite con mattoni e assi di legno. I dintorni sono molto curati, e pale eoliche si innalzano in quasi ogni campo coltivato.




Doccia fredda:
Per i temerari è possibile fare il bagno nell'Ostsee e provare il Kite-surfing già da Aprile. Avviso che comunque le temperature sono abbastanza estreme per l'italiano medio, abituato ai 24 gradi del mar mediterraneo.






Oltre a ciò, alcune caratteristiche del mar Baltico in sé:


  • vento: Costante, sferza quasi sempre e solleva un mucchio di sabbia, oltre che portare nubi temporalesche
  • clima: pioggia, sole, di nuovo pioggia, coperto, pioggia. Il cielo blu in sé non si vede quasi mai, e io sono giunta alla conclusione che in Germania le stagioni si alternino in Autunno-Inverno-Autunno-Primavera.
  • Natura: paesaggi davvero belli e selvaggi, dai colori infiammati dal sole al tramonto. Uno spettacolo unico.


Come mai quindi tutti vanno all'Ostsee? E' come chiedere come mai tutti vadano a Rimini e Riccione; è lecito, dato il colore dell'acqua e il numero di ombrelloni disseminati sulle spiagge.

Probabilmente tutto ciò è legato un po' all'abitudine e un po' ai ricordi che i tedeschi serbano nei confronti di quei posti, che anche se mai all'asciutto, hanno davvero tanto da offrire.
Poco alla moda, ma pratica e caldamente chiusa nella cerchia familiare, la vacanza del tedesco medio; che corrisponde esattamente a ciò che rende dell'Ostsee l'Ostsee.





Alla prossima, freschi di scuola!


Ciao!




domenica 2 aprile 2017

#37 Aria di Pasqua

Manca qui a Berlino, e in generale in Germania, 1 settimana alle cosiddette "Osterferien", le vacanze di Pasqua.

Ciò che accade non è molto diverso dall'Italia; si visitano parenti, si riposa, si prova a fare qualche gita fuori porta...sempre sperando che non piova. In ogni caso qui una (breve) lista delle usanze diverse dei tedeschi a Pasqua


UOVA: Certo, le uova sono uno dei simboli della Pasqua, e anche qui vengono colorate, dando sfogo alla fantasia. Vengono comunque anche prese di plastica e appese agli alberi, nei giardini di tutte le case. Se si ha poca vena artistica, uova già dipinte vengono comunque vendute  nei supermercati. In Germania si usa farne una scorta enorme per poi mangiarne per un mese

DER OSTERHASE: A Pasqua qui in Germania esiste la tradizione della "Osterhase", ovvero un "leprotto" che nasconde le uova o in generale i dolci in giro per casa o in giardino.
La mattina i bambini, e i nostri inesperti exchange students, si svegliano per cercare questi dolci; e diciamo che è una cosa divertente e carina.

NO UOVA DI CIOCCOLATO: Ebbene, qui non ho ancora visto 1 singolo uovo di cioccolato in vendita (pensare che da noi già a Marzo ci sono gli scaffali pieni nei supermercati). Non è infatti usanza mangiare le uova al cioccolato a Pasqua. In compenso stramangerete altro!

BATTAGLIE CON LE UOVA SODE: Questa tradizione c'è anche in Italia; almeno a casa mia si è sempre fatto: si cuoce 1 uovo sodo per ogni membro della famiglia, per poi fare dei duelli "cozzando" le uova tra di loro. Chi tiene l'uovo intatto fino alla fine vince


Ovviamente poi non mancano pranzi, pic nic con la famiglia. Ovviamente niente Colomba da mangiare, ma a quello si sopravvive.

Per il resto ora si è entrati nel "Sommerzeit" ovvero il periodo estivo; le giornate si allungano (il sole cala alle 20 di sera), ed è più caldo, con una media di 18-20 gradi.
Ciò significa un'esplosione di vita qui nelle periferie, con gente che va in bici, chi prende il sole, code chilometriche davanti alle gelaterie, maglie a maniche corte, alberi in fiore.

Ragazzi, fidatevi, se arrivate ad Aprile tutti interi poi si va in discesa.

Questi ultimi tre mesi sono il periodo del "wohlfühlen", ovvero dell'adattamento e del meritato godersi dell'avventura. Con la lingua si è infatti fluidi; non si ha più paura di parlare con gli estranei, o di temi anche complicati come attualità e politica. Si conoscono luoghi, amici, negozi "di fiducia", e si è finalmente capaci di prendere totalmente da soli delle decisioni, come organizzarsi la giornata ecc.
Inoltre da ora in avanti la scuola inizia a diventare sempre meno pesante, con vacanze distribuite un po' ovunque e la fine delle grandi verifiche.
A volte si è totalmente tristi al solo pensiero che in 3 mesi (che volano) bisognerà fare le valigie e salutare tutti. A volte lo si accetta e basta. Dipende dall'umore del momento.

ps, si rimane comunque lunatici fino alla fine, con momenti di sconforto e momenti di felicità estrema. Che farci, questa è la vita dell'Exchange student, che tornerà a casa sì ingrassato, confuso, con qualche lacrima da asciugare, con un gusto totalmente diverso per il cibo, ma con un carattere, una positività e una spinta fortissima.



Bene, per ora è tutto, buone vacanze a tutti e ci sentiamo nel prossimo post con la spiegazione dell'Orientation (di già?!)

Tschüssi!




venerdì 24 marzo 2017

#36 Abitudini e modo di vivere dei tedeschi - parte 2

Altri 4 mesi, altre caratteristiche interessanti scoperte sui nostri amici tedeschi, che non si può fare a meno di notare quando si arriva in Germania, o quando si parla con un tedesco.

Come fanno ad essere caratteristiche queste cose? Semplicissimo; il 90% dei tedeschi farà o dirà così;

Iniziamo con la classifica:


  1. I CANI ADDESTRATI: In Germania i cani non girano liberi e non ti corrono incontro. Qui sono sempre con il padrone, muniti di guinzaglio, e -cosa incredibile- non ti abbaiano/ringhiano contro. Stanno zitti e disciplinati, e serrano i ranghi, non ti corrono dietro se passi loro vicino.
  2. STRISCE: Qui ci sono pochissime strisce pedonali. Quando ci sono, vuol dire che non è presente un semaforo, e OGNI, dico OGNI auto che capita si ferma per lasciar passare i pedoni. Questo però solo in presenza delle strisce. 
  3. SEMAFORI: Questa volta sulla strada ne ho tante. I semafori in Germania sono molto ben equilibrati tra verde e rosso: 3 minuti di rosso e 5 secondi di verde. Non è raro vedere in centro città scatti "alla Bolt" per raggiungere la salvezza dell'altro marciapiede. Come dar loro torto del resto, gli automobilisti tedeschi sono implacabili; tirerebbero sotto un paletto, stesse nel mezzo.
  4. ITALIA=LAGO DI GARDA: Se chiedi ad un tedesco se è stato in Italia, una risposta probabile sarà "Ja ja, ich war am Gardasee, sehr schön dort". Le prime volte che lo si sente fa piacere, ma quando lo inizi a sentire per la 20a volta rompe. Insomma l'Italia non è solo Gardasee.
  5. "NA?": Classico discorso di apertura di tutti i dialoghi tedeschi. Di solito si pronuncia "Naaaaaa?", enfatizzando bene la "a". Corrisponde al nostro "allora?", ed è un buon metodo per "rompere il ghiaccio" la mattina presto
  6. RIVALITA' TRA LÄNDER: Esistono dei pregiudizi/rivalità tra i vari stati della Germania. Quelli del nord per esempio odiano il Bayern (lo stato della Baviera) perché dicono che se la tira troppo. D'altra parte il Bayern dice di essere l'unico Land che lavora. Nord e sud se la litigano un po', diciamo. 
  7. SEMPRE UGUALE: Non si può fare a meno di notarlo, abituati come siamo ad un paesaggio che muta chilometro per chilometro: la Germania è tutta uguale! E' talmente monotona che quando si sta viaggiando e si vede una collina le si fa una foto. 
  8. PASTICCERIE DOVE SIETE?: Non esistono le pasticcerie. I tedeschi non conoscono infatti la piccola (e raffinata) pasticceria, come i pasticcini, i babà, i dolcetti ripieni di crema. La mia missione (e la vostra se volete) sarà quella di portare i pasticcini a scuola
  9. MEGA RACCOLTA DIFFERENZIATA: Sono a favore della raccolta differenziata, ma quando ho visto bidoni per verto verde, bianco e giallo mi sono chiesta "perché?". Si dividono anche plastica gialla da bianca e umido (cibo) da umido (salviette usate, ecc).
  10. "PASTA PIZZA": I tedeschi pensano che il nutrimento principale dell'italiano sia la pasta, seguita dalla pizza. Come dar loro torto?. Saremo anche pasta pizza, ma per fortuna loro non ci ricollegano mai alla mafia. Sanno di certo che ha origine in italia, ma molti pensano tipo che ci sia solo nei film, e che non sia così pericolosa.
  11. PIZZA HAWAII: Dicono che la pizza con l'ananas sia buona, e mi dicono sempre, con aria da perfettini superiori " dovreste aprirvi al cambiamento: a tutti piace". Scommetto però che se io mangiassi il Döner con l'avocado nessuno mi parlerebbe più.
  12. NO SHICKERIE: Le ragazze tedesche non portano tante collane, braccialetti o orecchini. A dire la verità proprio niente
  13. ORDINE: Se i tedeschi non fanno qualcosa a misura non stanno bene. Li vedi sempre li intenti a far combaciare perfettamente qualcosa o a fare le cose più omogenee possibili. Sono molto precisi anche nei discorsi, e trovano per ciò il capire l'ironia addirittura da presone molto intelligenti. 
  14. NO AL DIPLOMA: Tantissimi ragazzi tedeschi rinunciano addirittura al diploma per fare un "Ausbildung" o per iniziare un lavoro. Il lavoro si trova comunque, anzi, tranquillamente. Ai ragazzi tedeschi basta aver conseguito la 10a classe per essere esentati dall'obbligo scolastico. Dopo quello molti se ne vanno e scelgono di specializzarsi per un qualche lavoro
  15. IGIENE 0: Basta pensare che i tedeschi non hanno il bidè. Ma non è solo questo particolare che mi sorprende; è anche il fatto che i tedeschi appoggino per terra, su qualsiasi superficie piana della roba da mangiare. Una mia compagna ha appoggiato la coppetta del gelato per terra per allacciarsi le scarpe, poi se l'è mangiata come nulla fosse. Stesso anche i miei prof, che appoggiano le fette di torta sul banco, senza neanche fazzoletti o nulla... 
  16. IL SACCONE: Cosa molto pratica e tipica non solo della Germania, ma anche dell'Austria e un po' del Trentino sono le coperte. Esse consistono in un grande piumone, che assomiglia ad un sacco, da arrotolarsi attorno tipo bozzolo. Comodo se non per i piedi, che in qualche modo rimangono sempre fuori.
  17. PFANDFLASCHEN: Quanta fatica riciclare carta e plastica correttamente. In Germania è stato perciò attuato il sistema della "Pfand", una tassa aggiuntiva sulle bottiglie di plastica, che se riportate nei distributori appositi dei supermercati, rilasciano un buono, convertibile in denaro alla cassa.

E anche queste caratteristiche le ritroverete in molti tedeschi. 
Tutto ciò fa parte dell'adattamento; ad un certo punto sarete talmente abituati che neanche vi stupiranno più certe cose.


Alla prossima






giovedì 16 marzo 2017

#35 Anno all'estero: ma ne vale la pena?

Che siate super ispirati all'idea o molto confusi, scommetto che questa domanda ve la sarete posta tutti.

Ogni ragazzo/a che intraprende questa avventura lo fa per motivi diversi, e sono parecchi; sia personali (voglia di conoscere il mondo/una nuova cultura/lingua/quotidianità/divertimento/sfida) che "strategici" (la sola conoscenza di una lingua apre le porte ad un mondo, in ambito universitario, lavorativo, remunerativo soprattutto qui in Europa).

Quello che assolutamente bisogna avere sono dei prerequisiti:

  • VOGLIA: Questa avventura la si deve proprio volere e desiderare; non si deve essere forzati da qualcun altro
  • CURIOSITA': Soprattutto per una cultura diversa, soprattutto per il paese in cui andrete, o semplicemente soprattutto per il viaggiare. Se vi piace casa vostra è inutile che partiate. Ne sentireste solo la mancanza.
  • VOLONTA': Un po' di impegno. Siate pronti a farvi in 4 per tutto, e a dare il massimo.
Questo è il minimo "bagaglio culturale" che dovrete portare dietro con voi; il resto lo imparerete per itinere, sbagliando, sbagliando e ancora sbagliando.

Ovviamente comunque prima di partire bisogna decidere se SI o NO!


Dalla mia parte ecco dei pro e contro dell'anno all'estero:


CONTRO:

  1. NOSTALGIA: Durante un periodo così lungo è normale avere dei momenti di sconforto; ma più il tempo passa più si sente la mancanza della propria famiglia. Bisogna mettere bene in conto che si soffrirà, più o meno, la mancanza dei nostri parenti, e di tutto quello che per noi era "casa". Tutto questo al contrario quando saremo tornati in Italia, suppongo.
  2. CAMBIAMENTI FISICI: In generale il nostro corpo cambia; cerca appunto di adattarsi al nuovo ambiente. Potremmo indebolirci, ingrassare, avere tanti brufoli, e così via. Potrebbe anche non succedere nulla. E' tutto da vedere
  3. PROGRAMMA SCOLASTICO: Per un motivo o per l'altro, poco tempo o poca voglia, non si riesce davvero a stare al passo con la scuola in Italia. Magari si riesce a tenere buona una materia, ma il programma è "perso" (a meno che non vi sudiate tutti i libri durante l'estate). Inoltre bisogna mettere in conto il disperato recupero in vista dell' esame informale di agosto, e della 5a con la maturità.
  4. PRIMA DI TE GLI ALTRI: Fin da quando inizierete l'anno all'estero, capirete che ci sono delle regole, anche diverse da quelle a cui siete abituati, a cui dovete sottostare. Che siano le pulizie, il dire di si anche quando non si vuole fare qualcosa, il dover sorridere e ingoiare molti bocconi amari, il frenare la lingua in certi momenti, l'essere sempre composti e disponibili. Non vi basta la pazienza? Trovatene dell'altra in fretta o fatevela bastare. 
  5. LA LINGUA: Si pensa che imparare una lingua sia un lavoro facile; che dopo 3 mesi, come fosse arrivata la fatina col tocco magico, si sia madrelingua. Ve lo dico io: imparare una lingua alla nostra età è un lavoro duro, fatto di sbagli, figuracce, brutti voti e eventuali prese in giro dei compagni; di ore in silenzio davanti a prof e compagni, di mal di testa, di vuoti confusi dove non si ha idea di cosa sia stato appena detto, di ansia da panico quando qualsiasi persona ci fa una domanda, di scene mute e di tanta, tanta frustrazione quando non si riesce a spiegare un termine a qualcuno, o si deve ripetere 5 volte ciò che si ha detto.
  6. CAMBIAMENTI: Ricordate bene che la persona che partirà non sarà quella che tornerà indietro l'anno dopo. Non lo dico per far sembrare più poetico il discorso; è davvero così, si cambia davvero modo di pensare e di agire. A volte (non esagero) si sarà talmente cambiati che non ci si troverà più tra i propri amici; che ci sembreranno diversi. Per un motivo o per l'altro ci si sentirà come in una scarpa troppo stretta: scomodi. Bisognerà reinventarsi una seconda volta
  7. METODO DRASTICO: In generale l'anno all'estero è un metodo drastico per imparare una lingua. Preparatevi quindi a prendere dei veri e propri schiaffi morali. 

Ok, mi sono impegnata, ma di cose negative non ne ho più. 
Vediamo ora i 


PRO:

  1. ESPERIENZA: L'esperienza fatta è davvero da considerarsi un'avventura. E' come un nuovo campo di gioco, dove non si conoscono nè regole, nè comandi. Ci viene sbattuto in faccia un nuovo modo di pensare, e anche tanti doveri in più, in quanto ora non ci saranno più mammina e papino a rimboccarci le coperte. Ho già scritto nei contro che è dura all'inizio, ma ragazzi/e fidatevi quando vi dico che tutto il dolore iniziale non è nulla in confronto alla gioia di parlare fluidamente in lingua, di capire cosa ci viene detto, di conversare e scherzare con i nuovi amici, di affezionarci a persone con cui non avremmo mai parlato, di avere la consapevolezza di avercela fatta e in generale conservare per sempre tanti piccoli ricordi quotidiani di successi, epic fails e "riti" tra compagni di banco. Se fossi riuscita a trasmettervi almeno la metà della mia gioia adesso, partireste subito, ve lo assicuro.
  2. UN NUOVO IO: Ci cambia, questo anno all'estero. Molti problemi adolescenziali avuti prima, come "ma il ragazzo/a lo avrò mai" oppure "non mi piaccio, sono brutto/a" o altre str....cavolate varie non ci interesseranno sinceramente più. Probabilmente perché ora avremo sviluppato le nostre sinapsi (biologia serve:)), avremo una visione più amplia del tutto, o almeno ne avremo la sensazione. Di certo sarete molto più pazienti, auto ironici, allegri. E penserete in due modi diversi. Sentirete proprio che il cervello cambia "assetto" variando da una lingua all'altra. E' difficile da spiegare, ma viverlo è di per sè un'emozione
  3. LINGUA: Io, arrivata con una conoscenza livello A2 del tedesco, mi sto ora preparando per il C1, che non trovo poi neanche difficile. Sono quasi 7 mesi che sono qui. Direi che dalla parte linguistica si fanno dei bei salti in avanti. Anche la parte orale va molto meglio, e si è davvero fluidi nei discorsi. 
  4. CULTURA: Se si è interessati alla cultura di un altro paese, questo è il modo giusto per impararla. Si assimila tantissimo durante l'anno; e tante caratteristiche, non solo generali del paese, ma anche della famiglia ospitante, finiscono per diventare anche nostre. Esempio mio: trovo molto corretto il fatto che i tedeschi, quando guidano, non cerchino di buttarsi in 3 in una strettoia, ma aspettino pazienti il loro turno. Questa caratteristica l'ho fatta mia, perché mi è piaciuta particolarmente.
  5. AMICI: Gli amici, soprattutto se exchange come te, ti salvano. Non solo ti capiscono quando sei giù, ma ti aiutano ad andare avanti, scambiano con te dubbi, momenti difficili, incomprensioni divertenti, osservazioni, critiche. Ti offrono un momento di sfogo, e dopo l'esperienza si avrà un motivo in più per girare il mondo; tutti questi amici non si visitano mica da soli!
  6. L'ARTE DI APPREZZARE: Si impara ad apprezzare tutto. Ciò che si ha, ciò che non si ha più, ciò che si vorrebbe con sè. Ed ecco che la famiglia, le uniche persone che ci ameranno davvero nel più bello, sincero e profondo dei modi, si rivela nella sua importanza. D'altra parte ora apprezziamo anche la nostra esperienza qui, perché capiamo essere unica e irripetibile, piena di alti e bassi, ma comunque perfetta. Apprezziamo tutto di più, dalle giornate di sole, alle chiacchierate con gli amici, ai momenti di solitudine. 
  7. INDIPENDENZA: Il diventare indipendenti significa che per determinate cose non si ha più bisogno di una persona o una cosa al nostro fianco. Questo vale soprattutto per le attività di tutti i giorni, come rimettere apposto la propria camera, aiutare in casa, fare la spesa per sé, organizzarsi con allenamenti/programmi per la scuola/tempo libero, ma anche per quelle come il muoversi all'estero, il prelevare soldi, la convivenza con qualcun'altro.



Ragazze e ragazzi, ovviamente queste riflessioni sono in base alla mia esperienza, che vi fornisco come unico esempio a disposizione. 
Se volete e avete voglia, provate a fare una tabella con vostri pro e contro per l'anno all'estero, e in base a quella riflettere e decidere.
Inoltre, ad un certo punto dovrete anche chiedere a voi stessi se volete partire o no. Se vi risponderete entusiasti di si, allora è meglio darsi una mossa. Se però c'è qualcosa che vi ferma, cercate di capire cos'è e decidere in base a quello. Un anno NON è  breve, ve lo assicuro. Neanche 6 mesi. E se uno non è sicuro, anche 3 mesi possono essere molto lunghi. 



Riflettete quindi e fate la scelta che più vi piace, senza aver paura di deludere nessuno. 


Al prossimo post!!




venerdì 10 marzo 2017

#34 Il clima in Germania

Sole fino alle 18:00, 30 gradi, palme, cocco e spiagge bianche:

Il tipico clima dei Caraibi.

Risvegliatici dal bel sogno, eccoci invece tremanti col piumino, scarponi, guanti e berretta a metà marzo. Siamo in Germania, meine Damen und Herren.

E per invogliarvi a visitare questa località tropicale, dalle piante esotiche come gli abeti e i pini, dalle spiagge cristalline e l'acqua tiepida dell'Ostsee, ecco un breve excursus delle stagioni, e dei capi fortemente in voga in quei periodi.

Scherzi a parte, la Germania è un paese bellissimo, che veramente invito a visitare. Ovviamente quelli elencati sopra non sono punti di forza, ma la Germania ha molte bellezze da vedere. Il problema è che è un po' riservata; quindi tende a nascondere le rarità che cela, in attesa dell'eroe o eroina, munito/a solo della sua curiosità, così intrepido/a da scovarle.

Consiglio in ogni modo ai nostri eroi di prestare attenzione ai periodi in cui vogliono intraprendere le loro missioni, o almeno cosa portarsi dietro come "kit di sopravvivenza":

SETTEMBRE:
E' un mese abbastanza clemente; fa ancora caldo e l'estate manda gli ultimi sprazzi del suo calore. Le giornate sono ancora lunghe, e ci si chiede come mai si siano portate con sé così tante felpe

OTTOBRE:
Ottobre è la rivelazione delle felpe, che si rispolverano dall'armadio. L'inizio dell'ottavo mese coincide col debutto dell'autunno, accompagnato da pioggia, vento, nuvoloni tutti i giorni. In media fanno circa 10 gradi, meglio munirsi di berrette, guanti e giubbotti medi.

NOVEMBRE
E qui gas verso l'inverno. Potrebbe già iniziare a cadere la prima neve. Fa buio molto presto; ciò non fa piacere a nessuno, specialmente col nuovo orario che accorcia ancora di più le giornate. Temperatura media: qualche grado. Necessario iniziare ad indossare il giubbotto invernale, con tanto di scarponcini o stivaletti.

DICEMBRE
Si è vero, a dicembre fa freddo, e forse se si ha fortuna a natale cade la neve, ma non si è passato il peggio. VIETATO uscire di casa senza giubbotto peso, guanti, sciarpa e berretta. Temperatura media: qualche grado sotto lo 0.

GENNAIO
Il nuovo anno porterà anche tante belle cose, ma il freddo è micidiale. Questo è a parer mio il mese più freddo dell'anno, dove le temperature toccano i -10°C, con tanto di nevicate un giorno sì e uno no.
Vantaggio di questo mese è che forse potrete pattinare su un lago ghiacciato, una gran bella esperienza.

FEBBRAIO:
Le giornate si allungano un pochino, anche se si viene invasi da un odio assurdo verso il freddo. Non si vede l'ora arrivino l'estate e il sole. La temperatura si alza a qualche grado, a volte sotto 0.

MARZO
Non fatevi ingannare dai timidi segnali primaverili; il cinguettio degli uccellini e gli alberi in fiore: quello che otterrete è un bel mal di gola, che non auguro a nessuno. Le temperature possono oscillare dai 17°C ai 4°C, tutto in una settimana. Bisognerebbe quindi alternare i giubbotti; a volte spessi e a volte un po' più leggeri.


APRILE:
Passato il peggio, con le giornate più lunghe e le temperature un po' più verso i 20°C (approssimazione in eccesso!), ci si può dimenticare dei guanti e della berretta. Anche il cambio scarpe si può dire fattibile. Aria di primavera


Arrivati a questo punto, miei avventurieri, non tremate più. Da Aprile in poi l'aria frizzantina primaverile cede piano piano il posto alla brezza fresca e calda dell'estate, intiepidita da un bel sole fino alle 19-20 di sera.
Vantaggio dei nostri cuginetti d'oltralpe: l'estate è bella fresca, ideale per delle escursioni o passeggiate anche in pieno giorno. Non mancano fuochi artificiali (Feuerwerke) e concerti come al Lollapalooza, bagni al fiume e giri in bici, giornate frenetiche passate tra Alexanderplatz e i Tiergarten per rinfrescarsi, serate in comitiva nei pub di Kreuzberg, all'insegna di un'estate breve ma intensa, da bruciare tutta in una volta.

Noi in Italia ce la spassiamo, ma lasciamo almeno ai tedeschi il beneficio del dubbio; chissà che non tengano nascosti degli angoli di paradiso, nella loro terra dei Deutsch.


Ci si sente in vista di un altro aggiornamento
















domenica 5 marzo 2017

#33 Ragazzi tedeschi vs ragazzi italiani: differenze

Crescendo in due contesti storicamente e culturalmente diversi, ragazzi tedeschi e italiani sono separati da molte differenze, in campo caratteriale e comportamentale.

Ovviamente ciò che scrivo è una generalizzazione, che però nella maggior parte dei casi corrisponde alla realtà, ed è constatabile.

Partendo dal presupposto che i bambini tedeschi vengono lasciati molto per le loro dai genitori, mentre i bimbi italiani vengono costantemente rincorsi e "instradati", ecco una serie di differenze che saltano subito all'occhio tra italiani e tedeschi:

PAROLACCE:
In Italia vanno di moda i bestemmioni, contornati da parolacce a caso, distribuite molto generosamente lungo tutto il discorso. Non abbiamo bisogno di esempi citati per farci venire alla mente qualche amico/a che ha questa abitudine.

In Germania le bestemmie non esistono. Se poi si dicono le parolacce, le più gravi sono "Scheiße", e "verpiss dich" (mer*a e vaffan**lo).
"Schlampe", il corrispondente di "troia" (largamente usato tra le ragazzine con qualche problema per chiamarsi a vicenda "scherzosamente", qui in Italia), se lo si dice qui ad una ragazza tedesca, giustamente torni a casa con ancora i segni rossi della sua manata in faccia.

GESTI:
In Italia olé, senza gesti saremmo perduti noi ragazzi. Più gesti si usano, meglio e più coinciso è il discorso.

In Germania i gesti sono inutili. Si gesticola poco quando si parla, e il segno del dito medio è la più grande offesa di tutte (roba che noi proviamo pena per loro). Non ho mai visto due ragazzi tedeschi farsi il segno del dito medio tra loro. A proposito, il metodo due del vaffan** (chiamiamolo "il palazzo", fatto col braccio) non lo conoscono. Scatenatevi

IL SABATO SERA

Italia: SI SBOCCIAAAAAAAAA (sound di fondo della discoteca, super tiratissimi con abiti che coprono il meno possibile, shottino in mano e smartphone nell'altra, pronto ai selfie più improponibili, giusto per avere le prove di cosa hai fatto per il giorno dopo, in cui avrai perso conoscenza e non saprai neanche in che epoca sei)

Germania: (su whatsapp, il mercoledì):
Fritz: ragazzi, sabato programmiamo un' uscita assieme?
Hans:si dai! Andiamo in centro e ci mangiamo qualcosa
(Ore 19) Jule:ciao ragazzi, grazie della bella serata!#sabatobestwithmyfriends, #lotoffun, #spätinsBett

APPUNTAMENTI:

Italia: "Ragazzi allora ci si vede in piazza alle 14:00! Mi raccomando arrivate in orario!"

(14:05) Boh non c'è nessuno...aspettiamo
(14:15) Hei Jack almeno sei arrivato tu. Aspettiamo assieme
(14:30) "Scusate ho trovato un traffico!!"     "Ma Antò abiti a 5 minuti a piedi da qui!"

Germania: "Ragazzi allora ci si vede in piazza alle 15:56!"

(15:42) Oh bene, ci siamo già tutti! Andiamo allora!

CON LE RAGAZZE (E CON I RAGAZZI)

(Tra Italiani) :Oh la madoo guarda quanto è figa quellaa! (Osservazione di lunga durata dei "tratti fisionomici). Ora ci provo!

(Tra tedeschi): Discorrono tranquillamente. Passa una ragazza "dotata". Senza un minimo di alterazione del discorso continuano a discutere tranquillamente.

VOTI A SCUOLA

Italia: HO PRESO 6!!! Oh mio Dio è il giorno più bello della mia vita!! Mary Poppins scansati, volo a casa col tuo ombrello a dirlo ai miei! Sta sera cena fuori!

Germania: HO PRESO 6!!! Ma che schifo! Ma come è possibile! ora mi rovina la media del 9...

STUDIO:

Italiani: "Oddio questa settimana muoio:
ho 4 verifiche e 2 test, 3 interrogazioni e 2 libri da leggere per Italiano! Potere dell'assenza tattica, a me!"

Germania: "Oddio questa settimana muoio:
ho 1 verifica e forse 1 interrogazione! In più ho 3 pagine di geografia sui ghiacciai da studiare. La vita fa schifo!"

RAPPORTI CON I GENITORI:
Italiani: "mamma, mi hai lavato la maglia?" "papà, mi dai 50 euro?" "Mamma, mi vieni a prendere?"
"Papà, la prof mi ha dato 3, vacci a parlare!" "MAMMAAAAA" "PAPAAAAAAA'"

Tedeschi: non chiamano quasi mai i genitori con "mamma" e "papà", ma con il loro nome.
esempio: figlia:"Hanna, a che ora devo tornare a casa?"   
madre:"Alle 19:30 massimo"
(19:02) figlia:"Ciao Hanna, sono a casa"   

esempio2:figlia:"Hanna, mi accompagni?" 
madre: "Ma no, sei abbastanza grande per andare da sola!"
figlia:"Va bene"



MODO DI VESTIRSI

Italia: 
Riescono a criticare tutto, ma tutto di te; anche l'abbinamento capelli / sopracciglia. Bisogna stare attenti a cosa si indossa, se non si vuole essere criticati

Germania
Non gliene frega niente se venite coi nastrini o con le borchie, se avete degli abbinamenti di vestiti strani o se siete degli sfegatati della moda. L'importante è mangiare un Döner, che si sa, macht schöner

SALUTI

Italia: Baci e abbracci come se non ci si vedesse da una vita

Germania: Saluto tipo "augh", oppure abbraccio MOLTO distaccato, come se si avesse paura di toccarsi.

GRUPPI WHATSAPP

Italia: 
Si manda di tutto, si dice di tutto, si inventano nuovi insulti epici e in generale si fa di tutto, tranne che dirsi cosa c'è per il giorno dopo.
Anzi; dalla povera e innocua domanda "cosa c'è per domani" partono le discussioni più inutili e articolate

Germania:                      ore 21:30; due messaggi non letti: 
(18:30)Kilian: Cosa c'è per domani?
(18:31)Alex: Mate pag 56-57, Tedesco leggi il capitolo 2
(18:33)Kilian: Grazie


FUMO:

Italia
Al suono della campanella branchi di studenti si riversano in cortile per "fumarsi una paglia". Il "rito" è talmente diffuso che chi non fuma è considerato strano o sfigato. 

Germania: 
I ragazzi tedeschi possono fumare solo se maggiorenni, e lo fanno fuori dal cortile della scuola, in un'area riservata. Sono talmente pochi che li puoi contare, e di solito non raggiungono la decina!

PESO:

Italia
se non sei anoressica sei una cicciona, se sei anoressica sei una malata. Se sei troppo stecco non sei bello, stessa cosa se sei troppo sovrappeso.

Germania:
Meglio se sei magra. Meglio se sei magro. Se sei sovrappeso o sottopeso fa lo stesso

Per il resto in Italia vengono fatte, soprattutto dai ragazzi, molte più battute a sfondo sessuale, molto squallide; cosa che in Germania succede molto raramente. Le ragazze sono più rispettate qui in Germania, anche se ci sono dei casi che sono davvero rivoltanti.
La Germania è quel paese dove la donna viene vista sia in Dindrl, bionda, occhi azzurri e possibilmente disponibile, che come capo e boss indiscusso.

NONNE

Italia:  Nonna:"Tieni, per te!"
Nipote:"ma nonna, sono 50 euro!"
Nonna:"beh? così ti compri un gelato! Poi ti ho preparato le lasagne"
Nipote:(dopo mangiato)" grazie nonna, squisite! sono piena!"
Nonna: "ma come, non lo vuoi il secondo? e il dolce? ho fatto il mascarpone stamattina!"
(dopo il mascarpone) Nonna: "la vuoi una melina?"
(Boom)

Germania:
Nonna: "Tieni, per te!"
Nipote:"Nonna, è una merendina!"
Nonna: "Non mangiare troppo che stasera preparo i Sauerkraut con le Rulladen del supermercato"
Nipote: "Il miglior mangiare del mondo"

Niente soldi, niente cibo in eccesso, la vita di un nipote tedesco è in media pi triste di quella del coetaneo italiano, soggettivamente parlando



Forse in qualche punto ho un po' esagerato per accentuare le differenze, ma quello che ho visto in 6 mesi qua è molto diverso da quello che vedevo in Italia. Personalmente non mi rispecchio nella nostra categoria per la maggior parte delle cose, e spero ce anche voi non vi riconosciate.
Fatto sta che noi e i deutsch siamo diversi, e tengo a ricordarvi che sarà normale se a volte ci saranno fraintendimenti, che però vi prego di non far mai scoppiare in liti.

Tenetevi stretta la vostra cultura, e accettate anche quella degli altri, per potervi dare la possibilità di migliorare.


Ci si risente nel prossimo post