venerdì 24 marzo 2017

#36 Abitudini e modo di vivere dei tedeschi - parte 2

Altri 4 mesi, altre caratteristiche interessanti scoperte sui nostri amici tedeschi, che non si può fare a meno di notare quando si arriva in Germania, o quando si parla con un tedesco.

Come fanno ad essere caratteristiche queste cose? Semplicissimo; il 90% dei tedeschi farà o dirà così;

Iniziamo con la classifica:


  1. I CANI ADDESTRATI: In Germania i cani non girano liberi e non ti corrono incontro. Qui sono sempre con il padrone, muniti di guinzaglio, e -cosa incredibile- non ti abbaiano/ringhiano contro. Stanno zitti e disciplinati, e serrano i ranghi, non ti corrono dietro se passi loro vicino.
  2. STRISCE: Qui ci sono pochissime strisce pedonali. Quando ci sono, vuol dire che non è presente un semaforo, e OGNI, dico OGNI auto che capita si ferma per lasciar passare i pedoni. Questo però solo in presenza delle strisce. 
  3. SEMAFORI: Questa volta sulla strada ne ho tante. I semafori in Germania sono molto ben equilibrati tra verde e rosso: 3 minuti di rosso e 5 secondi di verde. Non è raro vedere in centro città scatti "alla Bolt" per raggiungere la salvezza dell'altro marciapiede. Come dar loro torto del resto, gli automobilisti tedeschi sono implacabili; tirerebbero sotto un paletto, stesse nel mezzo.
  4. ITALIA=LAGO DI GARDA: Se chiedi ad un tedesco se è stato in Italia, una risposta probabile sarà "Ja ja, ich war am Gardasee, sehr schön dort". Le prime volte che lo si sente fa piacere, ma quando lo inizi a sentire per la 20a volta rompe. Insomma l'Italia non è solo Gardasee.
  5. "NA?": Classico discorso di apertura di tutti i dialoghi tedeschi. Di solito si pronuncia "Naaaaaa?", enfatizzando bene la "a". Corrisponde al nostro "allora?", ed è un buon metodo per "rompere il ghiaccio" la mattina presto
  6. RIVALITA' TRA LÄNDER: Esistono dei pregiudizi/rivalità tra i vari stati della Germania. Quelli del nord per esempio odiano il Bayern (lo stato della Baviera) perché dicono che se la tira troppo. D'altra parte il Bayern dice di essere l'unico Land che lavora. Nord e sud se la litigano un po', diciamo. 
  7. SEMPRE UGUALE: Non si può fare a meno di notarlo, abituati come siamo ad un paesaggio che muta chilometro per chilometro: la Germania è tutta uguale! E' talmente monotona che quando si sta viaggiando e si vede una collina le si fa una foto. 
  8. PASTICCERIE DOVE SIETE?: Non esistono le pasticcerie. I tedeschi non conoscono infatti la piccola (e raffinata) pasticceria, come i pasticcini, i babà, i dolcetti ripieni di crema. La mia missione (e la vostra se volete) sarà quella di portare i pasticcini a scuola
  9. MEGA RACCOLTA DIFFERENZIATA: Sono a favore della raccolta differenziata, ma quando ho visto bidoni per verto verde, bianco e giallo mi sono chiesta "perché?". Si dividono anche plastica gialla da bianca e umido (cibo) da umido (salviette usate, ecc).
  10. "PASTA PIZZA": I tedeschi pensano che il nutrimento principale dell'italiano sia la pasta, seguita dalla pizza. Come dar loro torto?. Saremo anche pasta pizza, ma per fortuna loro non ci ricollegano mai alla mafia. Sanno di certo che ha origine in italia, ma molti pensano tipo che ci sia solo nei film, e che non sia così pericolosa.
  11. PIZZA HAWAII: Dicono che la pizza con l'ananas sia buona, e mi dicono sempre, con aria da perfettini superiori " dovreste aprirvi al cambiamento: a tutti piace". Scommetto però che se io mangiassi il Döner con l'avocado nessuno mi parlerebbe più.
  12. NO SHICKERIE: Le ragazze tedesche non portano tante collane, braccialetti o orecchini. A dire la verità proprio niente
  13. ORDINE: Se i tedeschi non fanno qualcosa a misura non stanno bene. Li vedi sempre li intenti a far combaciare perfettamente qualcosa o a fare le cose più omogenee possibili. Sono molto precisi anche nei discorsi, e trovano per ciò il capire l'ironia addirittura da presone molto intelligenti. 
  14. NO AL DIPLOMA: Tantissimi ragazzi tedeschi rinunciano addirittura al diploma per fare un "Ausbildung" o per iniziare un lavoro. Il lavoro si trova comunque, anzi, tranquillamente. Ai ragazzi tedeschi basta aver conseguito la 10a classe per essere esentati dall'obbligo scolastico. Dopo quello molti se ne vanno e scelgono di specializzarsi per un qualche lavoro
  15. IGIENE 0: Basta pensare che i tedeschi non hanno il bidè. Ma non è solo questo particolare che mi sorprende; è anche il fatto che i tedeschi appoggino per terra, su qualsiasi superficie piana della roba da mangiare. Una mia compagna ha appoggiato la coppetta del gelato per terra per allacciarsi le scarpe, poi se l'è mangiata come nulla fosse. Stesso anche i miei prof, che appoggiano le fette di torta sul banco, senza neanche fazzoletti o nulla... 
  16. IL SACCONE: Cosa molto pratica e tipica non solo della Germania, ma anche dell'Austria e un po' del Trentino sono le coperte. Esse consistono in un grande piumone, che assomiglia ad un sacco, da arrotolarsi attorno tipo bozzolo. Comodo se non per i piedi, che in qualche modo rimangono sempre fuori.
  17. PFANDFLASCHEN: Quanta fatica riciclare carta e plastica correttamente. In Germania è stato perciò attuato il sistema della "Pfand", una tassa aggiuntiva sulle bottiglie di plastica, che se riportate nei distributori appositi dei supermercati, rilasciano un buono, convertibile in denaro alla cassa.

E anche queste caratteristiche le ritroverete in molti tedeschi. 
Tutto ciò fa parte dell'adattamento; ad un certo punto sarete talmente abituati che neanche vi stupiranno più certe cose.


Alla prossima






giovedì 16 marzo 2017

#35 Anno all'estero: ma ne vale la pena?

Che siate super ispirati all'idea o molto confusi, scommetto che questa domanda ve la sarete posta tutti.

Ogni ragazzo/a che intraprende questa avventura lo fa per motivi diversi, e sono parecchi; sia personali (voglia di conoscere il mondo/una nuova cultura/lingua/quotidianità/divertimento/sfida) che "strategici" (la sola conoscenza di una lingua apre le porte ad un mondo, in ambito universitario, lavorativo, remunerativo soprattutto qui in Europa).

Quello che assolutamente bisogna avere sono dei prerequisiti:

  • VOGLIA: Questa avventura la si deve proprio volere e desiderare; non si deve essere forzati da qualcun altro
  • CURIOSITA': Soprattutto per una cultura diversa, soprattutto per il paese in cui andrete, o semplicemente soprattutto per il viaggiare. Se vi piace casa vostra è inutile che partiate. Ne sentireste solo la mancanza.
  • VOLONTA': Un po' di impegno. Siate pronti a farvi in 4 per tutto, e a dare il massimo.
Questo è il minimo "bagaglio culturale" che dovrete portare dietro con voi; il resto lo imparerete per itinere, sbagliando, sbagliando e ancora sbagliando.

Ovviamente comunque prima di partire bisogna decidere se SI o NO!


Dalla mia parte ecco dei pro e contro dell'anno all'estero:


CONTRO:

  1. NOSTALGIA: Durante un periodo così lungo è normale avere dei momenti di sconforto; ma più il tempo passa più si sente la mancanza della propria famiglia. Bisogna mettere bene in conto che si soffrirà, più o meno, la mancanza dei nostri parenti, e di tutto quello che per noi era "casa". Tutto questo al contrario quando saremo tornati in Italia, suppongo.
  2. CAMBIAMENTI FISICI: In generale il nostro corpo cambia; cerca appunto di adattarsi al nuovo ambiente. Potremmo indebolirci, ingrassare, avere tanti brufoli, e così via. Potrebbe anche non succedere nulla. E' tutto da vedere
  3. PROGRAMMA SCOLASTICO: Per un motivo o per l'altro, poco tempo o poca voglia, non si riesce davvero a stare al passo con la scuola in Italia. Magari si riesce a tenere buona una materia, ma il programma è "perso" (a meno che non vi sudiate tutti i libri durante l'estate). Inoltre bisogna mettere in conto il disperato recupero in vista dell' esame informale di agosto, e della 5a con la maturità.
  4. PRIMA DI TE GLI ALTRI: Fin da quando inizierete l'anno all'estero, capirete che ci sono delle regole, anche diverse da quelle a cui siete abituati, a cui dovete sottostare. Che siano le pulizie, il dire di si anche quando non si vuole fare qualcosa, il dover sorridere e ingoiare molti bocconi amari, il frenare la lingua in certi momenti, l'essere sempre composti e disponibili. Non vi basta la pazienza? Trovatene dell'altra in fretta o fatevela bastare. 
  5. LA LINGUA: Si pensa che imparare una lingua sia un lavoro facile; che dopo 3 mesi, come fosse arrivata la fatina col tocco magico, si sia madrelingua. Ve lo dico io: imparare una lingua alla nostra età è un lavoro duro, fatto di sbagli, figuracce, brutti voti e eventuali prese in giro dei compagni; di ore in silenzio davanti a prof e compagni, di mal di testa, di vuoti confusi dove non si ha idea di cosa sia stato appena detto, di ansia da panico quando qualsiasi persona ci fa una domanda, di scene mute e di tanta, tanta frustrazione quando non si riesce a spiegare un termine a qualcuno, o si deve ripetere 5 volte ciò che si ha detto.
  6. CAMBIAMENTI: Ricordate bene che la persona che partirà non sarà quella che tornerà indietro l'anno dopo. Non lo dico per far sembrare più poetico il discorso; è davvero così, si cambia davvero modo di pensare e di agire. A volte (non esagero) si sarà talmente cambiati che non ci si troverà più tra i propri amici; che ci sembreranno diversi. Per un motivo o per l'altro ci si sentirà come in una scarpa troppo stretta: scomodi. Bisognerà reinventarsi una seconda volta
  7. METODO DRASTICO: In generale l'anno all'estero è un metodo drastico per imparare una lingua. Preparatevi quindi a prendere dei veri e propri schiaffi morali. 

Ok, mi sono impegnata, ma di cose negative non ne ho più. 
Vediamo ora i 


PRO:

  1. ESPERIENZA: L'esperienza fatta è davvero da considerarsi un'avventura. E' come un nuovo campo di gioco, dove non si conoscono nè regole, nè comandi. Ci viene sbattuto in faccia un nuovo modo di pensare, e anche tanti doveri in più, in quanto ora non ci saranno più mammina e papino a rimboccarci le coperte. Ho già scritto nei contro che è dura all'inizio, ma ragazzi/e fidatevi quando vi dico che tutto il dolore iniziale non è nulla in confronto alla gioia di parlare fluidamente in lingua, di capire cosa ci viene detto, di conversare e scherzare con i nuovi amici, di affezionarci a persone con cui non avremmo mai parlato, di avere la consapevolezza di avercela fatta e in generale conservare per sempre tanti piccoli ricordi quotidiani di successi, epic fails e "riti" tra compagni di banco. Se fossi riuscita a trasmettervi almeno la metà della mia gioia adesso, partireste subito, ve lo assicuro.
  2. UN NUOVO IO: Ci cambia, questo anno all'estero. Molti problemi adolescenziali avuti prima, come "ma il ragazzo/a lo avrò mai" oppure "non mi piaccio, sono brutto/a" o altre str....cavolate varie non ci interesseranno sinceramente più. Probabilmente perché ora avremo sviluppato le nostre sinapsi (biologia serve:)), avremo una visione più amplia del tutto, o almeno ne avremo la sensazione. Di certo sarete molto più pazienti, auto ironici, allegri. E penserete in due modi diversi. Sentirete proprio che il cervello cambia "assetto" variando da una lingua all'altra. E' difficile da spiegare, ma viverlo è di per sè un'emozione
  3. LINGUA: Io, arrivata con una conoscenza livello A2 del tedesco, mi sto ora preparando per il C1, che non trovo poi neanche difficile. Sono quasi 7 mesi che sono qui. Direi che dalla parte linguistica si fanno dei bei salti in avanti. Anche la parte orale va molto meglio, e si è davvero fluidi nei discorsi. 
  4. CULTURA: Se si è interessati alla cultura di un altro paese, questo è il modo giusto per impararla. Si assimila tantissimo durante l'anno; e tante caratteristiche, non solo generali del paese, ma anche della famiglia ospitante, finiscono per diventare anche nostre. Esempio mio: trovo molto corretto il fatto che i tedeschi, quando guidano, non cerchino di buttarsi in 3 in una strettoia, ma aspettino pazienti il loro turno. Questa caratteristica l'ho fatta mia, perché mi è piaciuta particolarmente.
  5. AMICI: Gli amici, soprattutto se exchange come te, ti salvano. Non solo ti capiscono quando sei giù, ma ti aiutano ad andare avanti, scambiano con te dubbi, momenti difficili, incomprensioni divertenti, osservazioni, critiche. Ti offrono un momento di sfogo, e dopo l'esperienza si avrà un motivo in più per girare il mondo; tutti questi amici non si visitano mica da soli!
  6. L'ARTE DI APPREZZARE: Si impara ad apprezzare tutto. Ciò che si ha, ciò che non si ha più, ciò che si vorrebbe con sè. Ed ecco che la famiglia, le uniche persone che ci ameranno davvero nel più bello, sincero e profondo dei modi, si rivela nella sua importanza. D'altra parte ora apprezziamo anche la nostra esperienza qui, perché capiamo essere unica e irripetibile, piena di alti e bassi, ma comunque perfetta. Apprezziamo tutto di più, dalle giornate di sole, alle chiacchierate con gli amici, ai momenti di solitudine. 
  7. INDIPENDENZA: Il diventare indipendenti significa che per determinate cose non si ha più bisogno di una persona o una cosa al nostro fianco. Questo vale soprattutto per le attività di tutti i giorni, come rimettere apposto la propria camera, aiutare in casa, fare la spesa per sé, organizzarsi con allenamenti/programmi per la scuola/tempo libero, ma anche per quelle come il muoversi all'estero, il prelevare soldi, la convivenza con qualcun'altro.



Ragazze e ragazzi, ovviamente queste riflessioni sono in base alla mia esperienza, che vi fornisco come unico esempio a disposizione. 
Se volete e avete voglia, provate a fare una tabella con vostri pro e contro per l'anno all'estero, e in base a quella riflettere e decidere.
Inoltre, ad un certo punto dovrete anche chiedere a voi stessi se volete partire o no. Se vi risponderete entusiasti di si, allora è meglio darsi una mossa. Se però c'è qualcosa che vi ferma, cercate di capire cos'è e decidere in base a quello. Un anno NON è  breve, ve lo assicuro. Neanche 6 mesi. E se uno non è sicuro, anche 3 mesi possono essere molto lunghi. 



Riflettete quindi e fate la scelta che più vi piace, senza aver paura di deludere nessuno. 


Al prossimo post!!




venerdì 10 marzo 2017

#34 Il clima in Germania

Sole fino alle 18:00, 30 gradi, palme, cocco e spiagge bianche:

Il tipico clima dei Caraibi.

Risvegliatici dal bel sogno, eccoci invece tremanti col piumino, scarponi, guanti e berretta a metà marzo. Siamo in Germania, meine Damen und Herren.

E per invogliarvi a visitare questa località tropicale, dalle piante esotiche come gli abeti e i pini, dalle spiagge cristalline e l'acqua tiepida dell'Ostsee, ecco un breve excursus delle stagioni, e dei capi fortemente in voga in quei periodi.

Scherzi a parte, la Germania è un paese bellissimo, che veramente invito a visitare. Ovviamente quelli elencati sopra non sono punti di forza, ma la Germania ha molte bellezze da vedere. Il problema è che è un po' riservata; quindi tende a nascondere le rarità che cela, in attesa dell'eroe o eroina, munito/a solo della sua curiosità, così intrepido/a da scovarle.

Consiglio in ogni modo ai nostri eroi di prestare attenzione ai periodi in cui vogliono intraprendere le loro missioni, o almeno cosa portarsi dietro come "kit di sopravvivenza":

SETTEMBRE:
E' un mese abbastanza clemente; fa ancora caldo e l'estate manda gli ultimi sprazzi del suo calore. Le giornate sono ancora lunghe, e ci si chiede come mai si siano portate con sé così tante felpe

OTTOBRE:
Ottobre è la rivelazione delle felpe, che si rispolverano dall'armadio. L'inizio dell'ottavo mese coincide col debutto dell'autunno, accompagnato da pioggia, vento, nuvoloni tutti i giorni. In media fanno circa 10 gradi, meglio munirsi di berrette, guanti e giubbotti medi.

NOVEMBRE
E qui gas verso l'inverno. Potrebbe già iniziare a cadere la prima neve. Fa buio molto presto; ciò non fa piacere a nessuno, specialmente col nuovo orario che accorcia ancora di più le giornate. Temperatura media: qualche grado. Necessario iniziare ad indossare il giubbotto invernale, con tanto di scarponcini o stivaletti.

DICEMBRE
Si è vero, a dicembre fa freddo, e forse se si ha fortuna a natale cade la neve, ma non si è passato il peggio. VIETATO uscire di casa senza giubbotto peso, guanti, sciarpa e berretta. Temperatura media: qualche grado sotto lo 0.

GENNAIO
Il nuovo anno porterà anche tante belle cose, ma il freddo è micidiale. Questo è a parer mio il mese più freddo dell'anno, dove le temperature toccano i -10°C, con tanto di nevicate un giorno sì e uno no.
Vantaggio di questo mese è che forse potrete pattinare su un lago ghiacciato, una gran bella esperienza.

FEBBRAIO:
Le giornate si allungano un pochino, anche se si viene invasi da un odio assurdo verso il freddo. Non si vede l'ora arrivino l'estate e il sole. La temperatura si alza a qualche grado, a volte sotto 0.

MARZO
Non fatevi ingannare dai timidi segnali primaverili; il cinguettio degli uccellini e gli alberi in fiore: quello che otterrete è un bel mal di gola, che non auguro a nessuno. Le temperature possono oscillare dai 17°C ai 4°C, tutto in una settimana. Bisognerebbe quindi alternare i giubbotti; a volte spessi e a volte un po' più leggeri.


APRILE:
Passato il peggio, con le giornate più lunghe e le temperature un po' più verso i 20°C (approssimazione in eccesso!), ci si può dimenticare dei guanti e della berretta. Anche il cambio scarpe si può dire fattibile. Aria di primavera


Arrivati a questo punto, miei avventurieri, non tremate più. Da Aprile in poi l'aria frizzantina primaverile cede piano piano il posto alla brezza fresca e calda dell'estate, intiepidita da un bel sole fino alle 19-20 di sera.
Vantaggio dei nostri cuginetti d'oltralpe: l'estate è bella fresca, ideale per delle escursioni o passeggiate anche in pieno giorno. Non mancano fuochi artificiali (Feuerwerke) e concerti come al Lollapalooza, bagni al fiume e giri in bici, giornate frenetiche passate tra Alexanderplatz e i Tiergarten per rinfrescarsi, serate in comitiva nei pub di Kreuzberg, all'insegna di un'estate breve ma intensa, da bruciare tutta in una volta.

Noi in Italia ce la spassiamo, ma lasciamo almeno ai tedeschi il beneficio del dubbio; chissà che non tengano nascosti degli angoli di paradiso, nella loro terra dei Deutsch.


Ci si sente in vista di un altro aggiornamento
















domenica 5 marzo 2017

#33 Ragazzi tedeschi vs ragazzi italiani: differenze

Crescendo in due contesti storicamente e culturalmente diversi, ragazzi tedeschi e italiani sono separati da molte differenze, in campo caratteriale e comportamentale.

Ovviamente ciò che scrivo è una generalizzazione, che però nella maggior parte dei casi corrisponde alla realtà, ed è constatabile.

Partendo dal presupposto che i bambini tedeschi vengono lasciati molto per le loro dai genitori, mentre i bimbi italiani vengono costantemente rincorsi e "instradati", ecco una serie di differenze che saltano subito all'occhio tra italiani e tedeschi:

PAROLACCE:
In Italia vanno di moda i bestemmioni, contornati da parolacce a caso, distribuite molto generosamente lungo tutto il discorso. Non abbiamo bisogno di esempi citati per farci venire alla mente qualche amico/a che ha questa abitudine.

In Germania le bestemmie non esistono. Se poi si dicono le parolacce, le più gravi sono "Scheiße", e "verpiss dich" (mer*a e vaffan**lo).
"Schlampe", il corrispondente di "troia" (largamente usato tra le ragazzine con qualche problema per chiamarsi a vicenda "scherzosamente", qui in Italia), se lo si dice qui ad una ragazza tedesca, giustamente torni a casa con ancora i segni rossi della sua manata in faccia.

GESTI:
In Italia olé, senza gesti saremmo perduti noi ragazzi. Più gesti si usano, meglio e più coinciso è il discorso.

In Germania i gesti sono inutili. Si gesticola poco quando si parla, e il segno del dito medio è la più grande offesa di tutte (roba che noi proviamo pena per loro). Non ho mai visto due ragazzi tedeschi farsi il segno del dito medio tra loro. A proposito, il metodo due del vaffan** (chiamiamolo "il palazzo", fatto col braccio) non lo conoscono. Scatenatevi

IL SABATO SERA

Italia: SI SBOCCIAAAAAAAAA (sound di fondo della discoteca, super tiratissimi con abiti che coprono il meno possibile, shottino in mano e smartphone nell'altra, pronto ai selfie più improponibili, giusto per avere le prove di cosa hai fatto per il giorno dopo, in cui avrai perso conoscenza e non saprai neanche in che epoca sei)

Germania: (su whatsapp, il mercoledì):
Fritz: ragazzi, sabato programmiamo un' uscita assieme?
Hans:si dai! Andiamo in centro e ci mangiamo qualcosa
(Ore 19) Jule:ciao ragazzi, grazie della bella serata!#sabatobestwithmyfriends, #lotoffun, #spätinsBett

APPUNTAMENTI:

Italia: "Ragazzi allora ci si vede in piazza alle 14:00! Mi raccomando arrivate in orario!"

(14:05) Boh non c'è nessuno...aspettiamo
(14:15) Hei Jack almeno sei arrivato tu. Aspettiamo assieme
(14:30) "Scusate ho trovato un traffico!!"     "Ma Antò abiti a 5 minuti a piedi da qui!"

Germania: "Ragazzi allora ci si vede in piazza alle 15:56!"

(15:42) Oh bene, ci siamo già tutti! Andiamo allora!

CON LE RAGAZZE (E CON I RAGAZZI)

(Tra Italiani) :Oh la madoo guarda quanto è figa quellaa! (Osservazione di lunga durata dei "tratti fisionomici). Ora ci provo!

(Tra tedeschi): Discorrono tranquillamente. Passa una ragazza "dotata". Senza un minimo di alterazione del discorso continuano a discutere tranquillamente.

VOTI A SCUOLA

Italia: HO PRESO 6!!! Oh mio Dio è il giorno più bello della mia vita!! Mary Poppins scansati, volo a casa col tuo ombrello a dirlo ai miei! Sta sera cena fuori!

Germania: HO PRESO 6!!! Ma che schifo! Ma come è possibile! ora mi rovina la media del 9...

STUDIO:

Italiani: "Oddio questa settimana muoio:
ho 4 verifiche e 2 test, 3 interrogazioni e 2 libri da leggere per Italiano! Potere dell'assenza tattica, a me!"

Germania: "Oddio questa settimana muoio:
ho 1 verifica e forse 1 interrogazione! In più ho 3 pagine di geografia sui ghiacciai da studiare. La vita fa schifo!"

RAPPORTI CON I GENITORI:
Italiani: "mamma, mi hai lavato la maglia?" "papà, mi dai 50 euro?" "Mamma, mi vieni a prendere?"
"Papà, la prof mi ha dato 3, vacci a parlare!" "MAMMAAAAA" "PAPAAAAAAA'"

Tedeschi: non chiamano quasi mai i genitori con "mamma" e "papà", ma con il loro nome.
esempio: figlia:"Hanna, a che ora devo tornare a casa?"   
madre:"Alle 19:30 massimo"
(19:02) figlia:"Ciao Hanna, sono a casa"   

esempio2:figlia:"Hanna, mi accompagni?" 
madre: "Ma no, sei abbastanza grande per andare da sola!"
figlia:"Va bene"



MODO DI VESTIRSI

Italia: 
Riescono a criticare tutto, ma tutto di te; anche l'abbinamento capelli / sopracciglia. Bisogna stare attenti a cosa si indossa, se non si vuole essere criticati

Germania
Non gliene frega niente se venite coi nastrini o con le borchie, se avete degli abbinamenti di vestiti strani o se siete degli sfegatati della moda. L'importante è mangiare un Döner, che si sa, macht schöner

SALUTI

Italia: Baci e abbracci come se non ci si vedesse da una vita

Germania: Saluto tipo "augh", oppure abbraccio MOLTO distaccato, come se si avesse paura di toccarsi.

GRUPPI WHATSAPP

Italia: 
Si manda di tutto, si dice di tutto, si inventano nuovi insulti epici e in generale si fa di tutto, tranne che dirsi cosa c'è per il giorno dopo.
Anzi; dalla povera e innocua domanda "cosa c'è per domani" partono le discussioni più inutili e articolate

Germania:                      ore 21:30; due messaggi non letti: 
(18:30)Kilian: Cosa c'è per domani?
(18:31)Alex: Mate pag 56-57, Tedesco leggi il capitolo 2
(18:33)Kilian: Grazie


FUMO:

Italia
Al suono della campanella branchi di studenti si riversano in cortile per "fumarsi una paglia". Il "rito" è talmente diffuso che chi non fuma è considerato strano o sfigato. 

Germania: 
I ragazzi tedeschi possono fumare solo se maggiorenni, e lo fanno fuori dal cortile della scuola, in un'area riservata. Sono talmente pochi che li puoi contare, e di solito non raggiungono la decina!

PESO:

Italia
se non sei anoressica sei una cicciona, se sei anoressica sei una malata. Se sei troppo stecco non sei bello, stessa cosa se sei troppo sovrappeso.

Germania:
Meglio se sei magra. Meglio se sei magro. Se sei sovrappeso o sottopeso fa lo stesso

Per il resto in Italia vengono fatte, soprattutto dai ragazzi, molte più battute a sfondo sessuale, molto squallide; cosa che in Germania succede molto raramente. Le ragazze sono più rispettate qui in Germania, anche se ci sono dei casi che sono davvero rivoltanti.
La Germania è quel paese dove la donna viene vista sia in Dindrl, bionda, occhi azzurri e possibilmente disponibile, che come capo e boss indiscusso.

NONNE

Italia:  Nonna:"Tieni, per te!"
Nipote:"ma nonna, sono 50 euro!"
Nonna:"beh? così ti compri un gelato! Poi ti ho preparato le lasagne"
Nipote:(dopo mangiato)" grazie nonna, squisite! sono piena!"
Nonna: "ma come, non lo vuoi il secondo? e il dolce? ho fatto il mascarpone stamattina!"
(dopo il mascarpone) Nonna: "la vuoi una melina?"
(Boom)

Germania:
Nonna: "Tieni, per te!"
Nipote:"Nonna, è una merendina!"
Nonna: "Non mangiare troppo che stasera preparo i Sauerkraut con le Rulladen del supermercato"
Nipote: "Il miglior mangiare del mondo"

Niente soldi, niente cibo in eccesso, la vita di un nipote tedesco è in media pi triste di quella del coetaneo italiano, soggettivamente parlando



Forse in qualche punto ho un po' esagerato per accentuare le differenze, ma quello che ho visto in 6 mesi qua è molto diverso da quello che vedevo in Italia. Personalmente non mi rispecchio nella nostra categoria per la maggior parte delle cose, e spero ce anche voi non vi riconosciate.
Fatto sta che noi e i deutsch siamo diversi, e tengo a ricordarvi che sarà normale se a volte ci saranno fraintendimenti, che però vi prego di non far mai scoppiare in liti.

Tenetevi stretta la vostra cultura, e accettate anche quella degli altri, per potervi dare la possibilità di migliorare.


Ci si risente nel prossimo post