mercoledì 20 marzo 2019

#50 L'esperienza al contrario...fratelli di un exchange student

Gli anni passano, anzi volano; e come accade per ogni cosa, anche per l'esperienza all'estero si è costretti ad un certo punto a "passare il testimone", lasciando posto a nuovi avventurieri poveri di esperienza e ricchi di aspettative e sogni, pronti ad affrontare sfide tutte nuove.

Da ex exchange student, e da discreta egoista, ho provato un enorme senso di sollievo quando ho aiutato mia sorella coi reparativi della sua avventura all'estero, ripercorrendo quelli che bene o male sono stati i miei step di preparazione del viaggio. Mi sono sentita apposto con me stessa, e conscia del fatto che io la mia esperienza l'avevo portata al termine.

A proposito di esperienza, non si finisce mai di imparare, invece.
Una volta exchange, mi sono totalmente focalizzata su quella che è stata la mia esperienza sul luogo, in prima persona - ignorando quella che poteva essere la situazione nella mia famiglia, rimasta in Italia-.
Adesso, con una sorella all'estero e una dolce famigliola rimasta "a metà" qui a casa, mi è presa l'ispirazione e ho deciso di affrontare quello che è un argomento assai particolare, ma che può rivelarsi utile a tutta la famiglia, oltre che al (futuro) exchange student:

LA SITUAZIONE DELLA FAMIGLIA A CASA
piccoli traumi/ vantaggi e svantaggi del contare un componente in meno nel nucleo famigliare

1) IL PIATTO IN PIU'...

Le prime settimane è un classico: sovrappensiero, colti dalla routine, dall'abitudine, dalla fretta, si aggiunge involontariamente quel piattino in più a tavola, spesso accompagnato dal bicchiere, le posate...dipende tutto dal livello di distrazione. Buffo è come poi, una volta accortisi dell'errore, si rimanga fermi un attimo, ammiccando un sorriso con un velo di tristezza e pensando "ah già, lei/ lui non c'è". Più volte quel piatto è rimasto sulla tavola - tranquilli, non per dramma familiare; per semplice pigrizia nel rimetterlo apposto-

2) SPAZI IMPROVVISAMENTE PIU' GRANDI

Facendo parte della categoria di fratelli/ sorelle che condividono la camera da letto, è evidente fin da subito quanto spazio personale si sia ottenuto (e quanto spazio del corrispettivo fratello/sorella sia stato invaso), e in generale quanto risulti più spaziosa l'intera casa, con un componente in meno a viverci. Una sensazione di "spazio" a cui ci si abitua subito e anche troppo

3) DISCORSI DIVERSI A TAVOLA

Più il nucleo familiare è piccolo, più ne risente. L'orario dei pasti è per antonomasia il momento di ritrovo, il più sociale della giornata, in cui tutti si ritrovano per parlare delle proprie esperienze, di cosa si è fatto, di eventuali aneddoti buffi...
Qui ognuno riporta le sue esperienze, e anima più o meno le conversazioni. Fatto sta che senza un componente, viene meno quell'equilibrio fatto di aneddoti e racconti più o meno divertenti, e le conversazioni a tavola paiono più monotone, più spente. La mancanza di qualcuno di speciale per noi si fa sentire

4) SKYPE CALLS

Dopo un po' di tempo da quando il nostro amato Mitglied (componente) della famiglia se ne è andato, non sono rari i momenti in cui si ha voglia di sentirlo/a. Siamo curiosi di sapere cosa fa, come si sente, se vorrebbe qualcosa in particolare; e abbiamo anche voglia di rivederlo/a.
Spesso è anche un gesto fatto così, per scacciare la malinconia e la monotonia della giornata; per metterci nei panni dell'avventuriero/a di turno. Insomma, per farla breve, si e no 2 volte a settimana ci si ritroverà tutti assieme a fare chiamate video da Skype o altri social, per aver modo di fare un breve riassunto delle esperienze di tutti

5)FOCUS SUL COMPONENTE FIGLIO RIMASTO

Vi salvate un po' se siete in tanti, ma se rimanete l'unico fratello/ sorella rimasti, preparatevi ad affrontare i vostri genitori tutti da soli. Riceverete tutto il loro amore, come sempre, ma oltre a ciò loro vi scaricheranno addosso tutte le loro ansie, preoccupazioni e angoscie. Spesso risulta effettivo stare un po' per i fatti propri, da soli o con amici; altrimenti il rapporto rischia di diventare un po' pesante e troppo concentrato su di voi, in tutto. Spesso incide in modo negativo, infatti voi non avete più una "spalla" pronta più o meno a reggere il gioco contro i parents.

6) SORBIRSI I DELIRI DEI GENITORI

A proposito di questo dettaglio, mi raccomando siate pronti a sorbirvi una buona dose di discorsi fatti di preoccupazioni, allarmismi, scenate dei vostri genitori nei confronti del figlio/ a assente, che sfogeranno su di voi, o con voi. In generale loro, parlando, entrano in uno strano loop fatto di domande senza apparente risposta, fatte a raffica, del tipo "chissà se starà davvero bene?""ma secondo te ha trovato amici?""ma a te dice qualcosa?""e se lo/a rapissero??""ma perchè non risponde ai miei messaggi?". In quel caso trovate una scusa e scappate. Degnatevi di tornare nel giro di due ore, e fate finta di niente. Scherzi a parte, prendetevi i vostri spazi, non siete di certo i più indicati a cui fare un quarto grado.

7)FREGARE OGGETTI E VESTITI AL FRATELLO/SORELLA

Finalmente potremo fare una cosa che nostro fratello/sorella ha sempre odiato di noi, ma che noi continuiamo a fare imperterriti fregandocene delle litigate: rovistare nel suo armadio fregandogli/le i vestiti. Capita sempre che ci sia un capo che vi ispira particolarmente. Piccolo dettaglio non trascurabile: sta nell'armadio di vostro fratello/sorella. Se prima anche solo pensare di prenderlo e passarla liscia era un tabù, adesso si può dare libero sfogo alla voglia repressa per anni di indossare tutto ciò che si vuole (o che è rimasto) prendendolo dall'armadio del componente assente.

8)OGNI TANTO, SENTIRE UN VUOTO IN CASA

Dopo un periodo abbastanza lungo di tempo in cui il nostro piccolo componente mancherà all'appello, spesso si inizia a sentirne molto la mancanza; e ciò si manifesta quando ci ricordiamo di piccole abitudini che lui/ lei aveva, e faceva quotidianamente. Ci mancheranno cose quali un suo abbraccio, la sua voce, anche solo la sua presenza in casa, per quanto invasiva e spesso rumorosa. Si avvertirà proprio un vuoto, e si rimpiangeranno un poco i momenti passati assieme, uniti alla smania di rivederlo/a il prima possibile

9) TRAMITE LA LORO ESPERIENZA, RICORDARSI DELLA PROPRIA

Questo punto è rivolto agli ex studenti ospitanti, o chi come loro ha avuto esperienze simili;
all'improvviso quello che dirà il fratello/sorella all'estero, a proposito di cibo, abiudini, emozioni, famiglia, sensazioni, ci ricorderà vividamente la nostra personale esperienza, assieme a memorie belle e brutte che conserviamo a proposito di svariati aneddoti. Qui attenzione, potrebbe partire un momento dominato da piccoli sospiri nostalgici, ripensando al nostro incredibile periodo fuori di casa, liberi.
E' indubbiamente carino e saggio dare loro una mano fornendo consigli utili basati sulla propria esperienza, nel tentativo di far passare qualche messaggio e far evitare a loro step faticosi che abbiamo affrontato noi.

10) PUBBLICIZZARE IL COMPONENTE ASSENTE

Sarà anche che il periodo all'estero è qualcosa di eclatante, ad ogni modo il componente attualmente abroad viene decantato e ricordato da tutti, un poco sfruttato come novità nelle conversazioni con altri e come "mezzo" per vantarsene un po' mostrando fierezza nei suoi confronti.
Fa sicuramente piacere ricevere complimenti a proposito della sua bravura, determinazione e coraggio, e ci si sente un po' parte dell'impresa. Tutto tranquillamente nella norma.


Ho personalmente sottovalutato se non ignorato un eventuale scenario nella vera casa fin quando non mi ci sono ritrovata dentro. L'esperienza è vissuta ovviamente in maniera TOTALMENTE diversa, in modo molto più distaccato. Non cambiano abitudini quotidiane; giusto quanche dettaglio viene rivisto, e gira qualche panno in meno per casa, ma non si ha un grande sconvolgimento di routine.
Quelli a soffrirne di più sono i genitori, che fin da subito sentono la mancanza di un figlio/a, che non riescono a colmare neppure con continue chiamate skype.
I fratelli sono più versatili da questo punto di vista, anche se dopo mesi di vita da figlio unico, si comincia a sentire la mancanza di un fratello/sorella, in tutti i sensi.

La bella notizia è che, nonostante tutto, il tempo passa, e arriverà il giorno in cui si sarà di nuovo una bella famigliola unita e di nuovo un po' più stretta e rumorosa.

CONTROINDICAZIONI

Come chi ha fatto l'esperienza già sa, il componente appena tornato dall'estero sarà una persona diversa da quella che è partita. Durante il periodo trascorso nel paese ospitante ha infatti sviluppato una diversa mentalità e soprattutto abitudini differenti; e come ben si sa, non si adatta dall'oggi al domani; ci vuole tempo.

Genitori, fratelli, sorelle, portate pazienza e mettete a propio agio il neo ex exchange, che a questo punto avrà ancora davanti a sè un percorso altrettanto difficile; quello del riambientarsi, per la seconda volta in poco tempo, ad un mondo che sebbene è rimasto uguale, a lui/lei parrà semi-ostile. Di nuovo.

Nonostante ciò, è cosa buona e giusta pensare che tutto ciò è fatto in buona fede, e che tutti questi sforzi verranno ricompensati una volta ascoltato il componente parlare fluidamente nella lingua straniera appena imparata, e sentiti raccontare tutti gli aneddoti divertenti accadutigli nell'ultimo periodo trascorso fuori di casa.
Bateranno poche risate genuine a spazzare via il senso inevitabile di disagio che arieggerà in casa nei primi periodi. Panta rei, comunque, le cose sono belle perchè cambiano; lasciamole quindi cambiare, magari in meglio.

Con questa massima vi lascio a tempo indeterminato, aspettando che qualche folata di vento primaverile, o meglio ancora, qualche esperienza interessante, mi diano l'ispirazione giusta per scrivere qualche post costruttivo a favore vostro, e per le vostre future esperienze.

Godetevi il mondo da ogni sua angolazione,
tanti saluti, e al prossimo post