domenica 3 settembre 2017

#49 un Anno, ultime esperienze

E siamo di nuovo qui, il 3 settembre, quando esattamente un anno fa il mio anno, la mia vita in un anno, è cominciata.


  • Gli ultimi giorni
Gli ultimi giorni sono intensi; si vorrebbe fare tutto ciò che distrattamente o pigramente non si ha mai fatto in tutto l'anno, si fantastica sui modi di dire addio a tutti, si piange in silenzio.
È un periodo segnato da forti e contrastanti emozioni; dall'euforia dell'agognato ritorno a casa, del sole, dell'Italia, alla disperazione nel lasciare una vita che ormai ci apparteneva, con la propria routine e le abitudini.
Cosa mi ha segnato profondamente è stato lasciare gli amici. Sono stati i migliori compagni di esperienza, e hanno contribuito a cambiarmi e rendermi più forte e sicura di me.
Non è decisamente facile fare capo a questi pensieri, ma il tempo passa comunque; bisogna muoversi e non rimpiangere nulla, vivere appieno gli ultimi attimi assieme

  • La partenza
Vi ricordate la famosa frase "ogni exchange student piange due volte"?
Rende molto bene l'idea di ciò che succede alla maggior parte di noi studenti ospitanti. 
Quando ti trovi all'aeroporto/stazione, a salutare la tua famiglia ospitante, ti coglie una strana sensazione, quasi di disagio. E quando li abbracci, sembra che tutto ciò che hai costruito vada in pezzi; e il pianto é assicurato. Nel momento più tranquillo, quando hai acquisito padronanza di te, della lingua e della cultura, devi lasciare tutto. A prima vista fa cadere a pezzi.
Ma noi exchange siamo duri, passeremo anche questa. Giusto portarsi qualche fazzoletto in tasca, in caso di necessità.

  • Il rientro a casa
Il rientro è spesso traumatico, sia col clima che con la famiglia. Tornare a casa, essere di nuovo tra i propri familiari e parlare la propria lingua non ci sembrerà vero, tanto che a volte ci si potrebbe sentire un ospite esterno.
Si ridimagrisce in fretta, anche se il cibo all'inizio sembrerà strano, quasi "insipido".
Si noteranno aspetti della famiglia a cui prima non si faceva caso, difetti a cui eravamo abituati e che ora ci sembrano insopportabili.
Nasce poi una grande voglia di libertà e intraprendenza, e diventeremo soliti ricordare in continuazione a tutti vicende sul nostro anno all'estero, usi e costumi del nostro paese ospitante ecc. 
Ricordatevi quindi la frase "quando ero in Germania.../ in Germania..."

Saremo ovviamente cambiati, e alcune abitudini sviluppate nel paese ospitante verranno mantenute anche una volta tornati in Italia. 
Forse anche i rapporti con gli amici cambieranno; sapete, voi siete stati un anno via, loro hanno continuato la loro routine. È normale poi essere improvvisanente diversi. Cambiare compagnia a volte è necessario.

  • Scuola
Questo argomento varia ovviamente da istituto a istituto. Io parlo per il mio, un liceo scientifico:
Verrà richiesta la conoscenza di un programma minimo di matematica, italiano, fisica e altre materie, in vista di un esame a settembre. L'esito di tale esame NON influisce sul nostro voto (siamo infatti già promossi) ma sui nostri crediti (quindi credetemi, studiate ad agosto!!)
Io ho fatto due prove scritte (italiano e matematica) e 2 orali. Il pogramma sta nel syllabus della scuola. Scrivere mail agli insegnanti è utile, ma per esperienze personali posso dire che spesso loro non rispondono.


  • Cosa porta l'anno all'estero   
  1. Sensazione di calma e relax assoluti. Il proprio lo si ha già fatto :)
  2. Indipendenza e ricerca di amici
  3. Traumi con l'ambiente circostante. Tutto verrà visto all'inizio come "tipicamente italiano" e non normale come prima. Le abitudini verranno messe in discussione e si avrà voglia di cambiamento
  4. Consapevolezza. Si è più sicuri di sé e ci si sente maturi
  5. Disciplina. Si è autonomi, e ora non si cercheranno più i genitori, e non si accolleranno più a loro tutti i propri affari
  6. Doppia personalità nel senso positivo. Il cervello, lo sentirete, cambia assetto quando parlate nell'altra lingua; e non solo. Cambiano tutti i modi di fare e di atteggiarsi.
  7. Conoscenza e cura di sè: abbiamo capito meglio chi siamo e cosa vogliamo, e probabilmenre saremo meno severi con noi stessi
  8. Tanti amici
  9. Socialità
  10. Voglia di ripartire o voglia di rimanere un po' a casa, in base alle considerazioni tratte dall'esperienza all'estero

Questo è quanto; in base alla mia esperienza di 10 mesi. Se ci sarà qualcosa da dire, il blog verrà aggiornato.
Un consiglio: ragazzi, seguite il cuore; se siete propensi per una cosa, se vi ispira, fatela subito, senza scuse. Capirete poi quanto bene avete fatto.

Buona avventura a chi è partito e chi partirà, vivetela per come è, nei momenti brutti e felici, nella soddisfazione di avere in mano la vostra vita.

Un saluto e un grande in bocca al lupo!